I nuovi dati di Israele sull’efficacia del vaccino di Pfizer sono per certi versi allarmanti. Per quanto riguarda le statistiche fornite dalle autorità sanitarie del paese, l’efficacia nel prevenire l’infezione dalla variante Delta che è solo del 39%, un numero che fa riferimento ai casi tra fine giugno e inizio luglio. Nei mesi precedenti si parlava del 95%, un cambio importante dovuto proprio al ceppo in questione.
I dati raccolti fanno riferimento a uno studio piccolo sul vaccino di Pfizer, ma è alquanto esplicativo su quello che sta succedendo con la variante Delta in circolo. Per fortuna, il vaccino rimane particolarmente efficace nel prevenire i casi più gravi del Covid-19 visto che si parla del 90% della capacità di evitarli.
Pfizer: un vaccino con dati non chiari
Sono mesi che la situazione con il vaccino di Pfizer risulta particolarmente spinosa. I numeri sono cambiati più volte, soprattutto a secondo da quale paese arrivano i dati, giusto per sottolineare come gli aspetti ambientali hanno un peso sulla capacità del virus di attaccare l’organismo. Con la variante Delta è peggiorato tutto visto che da un’efficacia del 95% si è passati al 39%. Probabilmente la verità sta nel mezzo.
In sostanza, il vaccino di Pfizer permette alle persone vaccinate di avere una possibilità minore di farsi contagiare dal coronavirus con una percentuale minore del 39%. Al tempo stesso questo vale con i casi gravi che diventa quindi una possibilità quasi dimezzata. Considerando che comunque si tratta di possibilità comunque bassa, vuol che tra le persone che hanno completato il ciclo di immunizzazione diventa difficile finire in ospedale.