Continuano a far paura le varianti e ora alla Delta si aggiunge un nuovo nome: la Epsilon. Resistente ai vaccini divide gli esperti in merito ai rischi. Per alcuni bisognerebbe agire subito, mentre per altri sarebbe meglio aspettare e valutare caso per caso. Scopriamo insieme cosa hanno dichiarato rispetto alla nuove varianti e quale potrebbero essere gli scenari futuri.
Allarme varianti: cerchiamo di capire cosa sta succedendo
“Dobbiamo evitare il terrorismo delle varianti. Non è altro che una nuova evoluzione del virus. Se Epsilon avesse la capacità di contagiare come la variante Delta e dovesse diventare predominante allora rappresenterebbe un problema, però ad oggi non è così. E chi ha terminato il ciclo vaccinale è protetto anche dalle varianti. Certo, la Epsilon sfugge al sistema naturale, cioè in chi ha sviluppato anticorpi in seguito al Covid, ma lo diciamo da tempo che chi si è infettato deve vaccinarsi per essere protetto contro le varianti“.
Sono queste le parole spese da Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova, in merito alle varianti e soprattutto a quella Epsilon. La sua posizione è prudente su tutti i fronti. Va bene monitorare il processo evolutivo della Epsilon, anche perché presenta tre mutazioni differenti sulla Spike, la proteina che permette il contagio nell’uomo, ma senza allarmismi inutili.
Cos’è Epsilon e perché sta spaventando molti
Come detto in precedenza, tra le varianti, la Epsilon presenta già tre modifiche sulla proteina Spike del Sars-CoV-2. Nata in California agli inizi del 2020 fino ad oggi non è riuscita a diffondersi come le altre, non destando così preoccupazione negli esperti.
Tuttavia, ad oggi, e più precisamente il 15 luglio, uno studio pubblicato su Science conferma che le sue 3 mutazioni rendono Epsilon resistente sia agli anticorpi creati dai vaccini a mRna messaggero che a quelli prodotti da un soggetto che è guarito a seguito di un contagio da Covid-19.
Cosa fare quindi? Nessun allarmismo, ma occorre avere chiaro l’atteggiamento e il modo di comportarsi prima e dopo il vaccino. Bisogna tenere alta la guardia, soprattutto ora che in Europa, e quindi anche in Italia, si stanno diffondendo queste varianti.
Illuminanti le le parole del ricercatore Davide Corti, direttore del Centro Humabs BioMed: “Non sono particolarmente preoccupato dalla Epsilon. In questo momento il fattore determinante per stabilire quali varianti hanno più successo evolutivo è l’efficienza di trasmissione, e in tal senso la Delta ha un vantaggio su tutte le altre. Lo testimonia l’epidemiologia, e abbiamo diversi esempi in cui delle varianti anche preoccupanti compaiono, causano dei focolai più o meno diffusi e poi non necessariamente queste soluzioni sono di successo per il virus“.