Il vaccino di Pfizer è divenuto quanto mai centrale nella campagna di immunizzazione contro il Covid in Italia. Dopo le limitazioni che hanno caratterizzato i sieri a vettore virale – AstraZeneca e J&J – il piano nazionale si concentra sempre di più sul farmaco a mRNA.
Pfizer rappresenta anche il vaccino più popolare in Italia, considerata la sua bassissima incidenza di effetti collaterali gravi nella letteratura scientifica.
A differenza di AstraZeneca, per Pfizer non sono segnalati episodi di trombosi, con conseguente decesso. Anche per questa ragione, il vaccino a mRNA è stato consigliato per la popolazione più giovane, quella degli under 60, e per la popolazione con malattie pregresse.
La mancanza di effetti collaterali gravi ha aperto per Pfizer anche studi relativi alla cosiddetta vaccinazione eterologa.
Gli italiani che hanno ricevuto nelle scorse settimane la prima dose con AstraZeneca possono ora effettuare il richiamo con il siero di Pfizer. Stando a studi pubblicati sulla prestigiosa rivista Lancet, la vaccinazione eterologa con doppio farmaco garantisce una copertura maggiore contro il virus e contro le sue varianti.Altro punto a favore di Pfizer è proprio la sua resistenza rispetto alle diverse varianti del virus. Tutti gli studi scientifici di queste settimane sottolineano come il siero americano sia molto efficace per contrastare la variante Delta, quella attualmente preponderante in Italia e nel mondo. Il tasso di decessi e di ospedalizzazioni per i cittadini che hanno ricevuto Pfizer e che contraggono la variante Delta non è superiore all’1%, considerate anche le ricerche pubblicate nelle scorse ore da AIFA.