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Criptovalute: se vogliono diffondersi hanno bisogno delle banche

La libertà è la condizione più vantata dal mondo delle criptovalute. Allo stesso tempo però si tratta di uno dei motivi per cui stanno diventando la lavatrice per il denaro sporco. Ad ogni modo, preferiscono rimanere fuori da ogni regolamentazione, ma se vogliono diffondersi, le criptovalute, hanno bisogno delle banche. Un esempio? Il gruppo bancario Vontobel. Ecco spiegato il perché.

 

Le criptovalute non possono prescindere dalle banche

Sembra ormai essere assodato, anche se molti ancora non vorrebbero ammetterlo, che le criptovalute non possono prescindere dalle banche. Non solo per la questione delle strette fiscali da parte di alcuni Paesi, primo fra tutti Cina e Stati Uniti, ma anche a beneficio della loro diffusione.

Non c’è partita, il mondo degli investimenti è cominciato dalle banche e deve tornare alle banche. Nonostante la loro ostilità nei confronti di queste istituzioni economiche, le criptovalute dovranno ammorbidirsi nei loro confronti e cercare un compromesso tra legalità e libertà di movimento.

 

L’esempio è il gruppo bancario Vontobel

A confermare quanto, è il gruppo bancario Vontobel che vanta oggi un capitale pari a circa 250 miliardi di euro. Primi fra tutti a introdurre Bitcoin come prodotto di investimento

, sono stati i pionieri del mondo degli asset digitali. La cosa strabiliante è la risposta dei suoi clienti che desiderano fortemente poter investire in criptovalute.

Lo ha dichiarato proprio il CEO di Vontobel, Zeno Staub, in un’intervista a Bloomberg: “I nostri clienti hanno interesse negli asset digitali e un appetito per le criptovalute. Offriamo già veicoli di investimento verso questi prodotti, che sono sicuri, convenienti e facili da gestire. I nostri clienti apprezzano e allocano costantemente capitale in questi strumenti“.

Ovviamente, per avere successo e proporre forme di investimento valide, le banche devono attrezzarsi delle tecnologie in blockchain. Questo pensiero non si discosta certo dalle convinzioni di Staub che afferma:

Crediamo che la tecnologia sottostante le criptovalute sia oggi più importante che di certi applicativi che ci girano sopra“.

Questo farebbe bene alle criptovalute, ma soprattutto ai suoi investitori che potrebbero appoggiarsi a un sistema stabile e sicuro senza che terze parti possano intrufolarsi e contaminare la bontà del progetto.

Nel frattempo continua l’altalena di Bitcoin che crolla nuovamente alla smentita di Amazon su una possibile apertura dei pagamenti in crypto sulla sua piattaforma entro fine anno.

 

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini