Elon Musk, alla luce di queste dichiarazioni, ha pubblicamente dichiarato di sostenere lo sviluppatore di Fortnite, Epic Games, nella faida in corso tra le due società. “Le tariffe dell’Apple Store sono di fatto una tassa a livello globale”, spiega Musk in un tweet. Apple ed Epic, così come altri sviluppatori, sono stati coinvolti in una diatriba pubblica per più di un anno. Epic sostiene che le normative di Apple siano anticoncorrenziali e dovrebbero cambiare. Ha anche intentato una serie di azioni legali.
Secondo le normative attuali, Apple ottiene il 30% delle vendite nel suo App Store e passa il resto agli sviluppatori. L’azienda ricava anche un taglio del 30% dalla vendita di beni e servizi elettronici attraverso il negozio, nonché dagli abbonamenti e richiede che tutte le app per iPhone e iPad utilizzino solo i propri servizi di pagamento, in modo che non ci sia modo di aggirare tale taglio.
L’attuale controversia è arrivata al culmine l’anno scorso, quando Epic ha introdotto il proprio sistema di pagamento in Fortnite. L’app è stata rapidamente rimossa dall’App Store e da allora sono in corso cause legali tra Apple, Epic, i regolatori e altri sviluppatori. Le osservazioni di Musk sono arrivate poco dopo un’altra discussione con Apple. “C’è stato un punto in cui ho chiesto di incontrare Cook per parlare dell’acquisto di Tesla. Non sono state proposte condizioni di acquisto di alcun genere. Si è rifiutato di incontrarmi. Tesla valeva circa il 6% del valore di oggi.” Apple, invece, sostiene il contrario. Questa vicenda ha fortificato i dubbi che Musk ha sempre avuto sull’azienda.