Scatta l’allarme truffa per tutti i clienti Intesa Sanpaolo. Scopriamo cosa c’entra la Polizia Postale in tutto ciò. Il pericolo è in agguato! Quando si tratta di sicurezza non c’è da scherzare e oggi il cybercrimine ha come obbiettivo quello di impadronirsi dei risparmi degli utenti. Ecco il nuovo raggiro volto a mietere più vittime possibili tra i correntisti della banca Intesa Sanpaolo con il servizio Home Banking attivo.
“Gentile cliente, siamo lieti di informarvi che abbiamo finalmente stretto una partnership con la Polizia Postale in risposta agli attacchi ai sistemi bancari degli ultimi anni. Il tuo account dovrebbe essere aggiornato il prima possibile per adottare misure di sicurezza per prevenire ulteriori usi impropri delle tue carte“.
È questo il messaggio di testo contenuto in una email che sta raggiungendo tutti i clienti che in Intesa Sanpaolo utilizzano l’Home Banking per la gestione del conto corrente. Ciò che è spietato e sta mietendo parecchie vittime è l’allusione a una falsa collaborazione tra i sistemi di sicurezza della banca e la Polizia Postale.
In questo modo i cybercriminali convincono l’utente a cliccare sul link
contenuto nel messaggio per aggiornare la protezione legata al suo conto corrente Intesa Sanpaolo. Tra l’altro, cosa non da poco, la veste grafica della mail e i loghi in essa contenuti sembrano proprio provenire dal famoso istituto di credito.Purtroppo però chi si è fidato di questa comunicazione ha dovuto fari i conti con conseguenze davvero spiacevoli. Infatti il link riporta a una pagina web fraudolenta nella quale l’utente deve indicare le credenziali di accesso al suo conto corrente online dandole così in pasto a degli hacker esperti.
Il risultato? Questi criminali si apprestano, in fretta e furia, a trasferire l’intera somma di denaro, o una grossa parte, ad un conto offshore impossibile da rintracciare, lasciando a bocca asciutta il povero malcapitato.
Per questo è necessario diffidare sempre da email contenenti link che sembrano provenire da Intesa Sanpaolo o altre banche. Nessuna di loro chiederà mai ai clienti di aggiornare i propri dati personali tramite email, SMS o call center.
Aggiungiamo inoltre che in questi giorni anche il Codacons ha lanciato l’allarme per un’altro pericoloso raggiro. Si tratta dell’ormai famosa truffa Green Pass su WhatsApp.