Il solo pensiero che qualcuno possa mettere le mani sui nostri soldi, seppur su una cifra molto bassa, potrebbe snervare chiunque. Questa è per grandi tratti l’idea secondo la quale opera opererebbe la patrimoniale, tassa imposta dallo Stato che poi non è più arrivata.
Al momento sarebbe al vaglio una soluzione che potrebbe in un certo qual modo migliorare i canoni di applicazione di questo sistema utile per risanare la crisi.
L’attuale sottosegretaria dell’esecutivo di Draghi fa notare che è necessario un cambio di passo:
“L’attuale sistema di prelievo patrimoniale va rivisto. LeU ha presentato una proposta che unificherebbe la tassazione patrimoniale con quella sui redditi da capitale in un unico prelievo a parità di gettito. Si potrebbe affiancare a un’Irpef progressiva sui redditi un’imposta patrimoniale progressiva e personale con una soglia di esenzione abbastanza ampia per non tassare la prima casa non di lusso o il piccolo deposito e colpire in maniera significativa la forte concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi. Così potremmo disegnare un sistema di patrimoniale progressiva più equa”. Non poteva mancare poi una frecciatina alla Lega di Matteo Salvini
che potrebbe da un momento all’altro incrinare la collaborazione tra la sinistra di governo e gli esponenti del centrodestra: “La flat tax non è stata presa in considerazione dalle commissioni e mi sembra sia un fatto positivo perché questo modello di tassazione, a parità di gettito, scarica l’onere sulle classi medie che si vorrebbero tutelare”.