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Corrono le notizie circa la possibilità di una terza dose per il vaccino Pfizer nel corso dell’autunno per proteggere le fasce più debole della popolazione. Molte nazioni si stanno muovendo in tal senso per programmare un’estensione della campagna vaccinale entro la fine dell’anno.

 

Pfizer, la possibile terza dose in autunno

Il dibattito sulla terza dose di Pfizer nasce da dati emersi da uno studio interno alla stessa casa farmaceutica. La copertura del vaccino contro il Covid e specialmente contro le varianti sarebbe massima per sei mesi. Già a partire dal sesto mese, la protezione scenderebbe dal 95% ad una percentuale di circa l’80%.

Questo calo della protezione sarebbe solo in relazione all’infezione. Per la copertura dalla malattia nelle forme più severe che portano anche al decesso e alle ospedalizzazioni, il vaccino Pfizer continua ad essere funzionale, anche in relazione alla variante Delta.

Queste informazioni ed il proliferare della variante Delta sta portando molti Stati a proporre una terza dose. La prima nazione a prendere decisioni in tal senso è Israele, che per primo la scorsa primavera ha raggiunto un certo grado di immunità contro la circolazione del Covid.

Nelle ultime ore sono arrivate notizie circa una terza dose di Pfizer prevista anche nel Regno Unito e in Francia. Anche la Germania inoltre starebbe valutando una simile soluzione.

In Italia il dibattito è aperto, anche se nessuna decisione ufficiale è stata presa. Il ministro Roberto Speranza in una recente conferenza stampa ha specificato che prima di notizie ufficiali si dovranno attendere ulteriori dati scientifici. La terza dose per Pfizer sarebbe indirizzata solo a soggetti fragili e anziani.

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