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Privacy: un’app pericolosa e sconosciuta può accedere ai nostri account

La privacy dei nostri account è in pericolo a causa di un’app pericolosa ad oggi sconosciuta che potrebbe violarli in qualsiasi momento. Dopo l’incubo Pegaso ora l’allarme si chiama Paragon, un’azienda che ha realizzato un software capace di intrufolarsi nella crittografia di WhatsApp e di Signal, oltre che nei nostri dati di Facebook e di Instagram. Insomma, questa pericolosa app è in grado di disseminare il panico laddove ci sono dati sensibili da spiare e prelevare. Ecco tutti i dettagli.

 

Paragon è l’azienda che sta facendo tremare la privacy di tutti

A lanciare la notizia shock sono state le note agenzie di stampa Forbes e Ansa. Sotto i riflettori ci sarebbe la Paragon, una start up israeliana che, a quanto pare, avrebbe tutti gli strumenti, o meglio l’app, per intrufolarsi nelle chat di qualsiasi utente e far tremare la privacy di tutti.

Ecco la notizia riportata su ansa.it: “Un esperto di sicurezza ha dichiarato a Forbes che il software di punta della compagnia Paragon, di cui non si conosce il nome, può ottenere un accesso istantaneo ai dispositivi presi di mira, comprese le comunicazioni veicolate sulle app menzionate e molte altre”.

In poche parole, non c’è nulla per cui stare tranquilli. La nostra privacy potrebbe essere in pericolo da un momento all’altro se solo qualcuno dovesse mettere le mani su questo software. Ciò nonostante, uno dei dirigenti di Paragon ha tranquillizzato Forbes in merito alla natura delle app prodotte e a chi verranno vendute. I loro destinatari infatti, come ha specificato, sono e saranno solo quei Paesi che rispettano le norme internazionali in materia di diritti e libertà fondamentali.

E voi vi sentite così tranquilli dopo aver appreso questa notizia? Buoni propositi a parte, ultimamente la nostra privacy è sempre più sotto attacco da ogni fronte. Non solo truffe, ma anche app pericolose, all’apparenza innocue, che una volta installate sul proprio dispositivo rubano l’identità e non solo, a volte anche il denaro depositato sul conto corrente online.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini