Abbiamo recensito Zephyrus Duo 15 SE edizione 2020 appena qualche mese fa, restando sorpresi di fronte ad un dispositivo estremo sotto tutti gli aspetti, e che andava trattato come tale: un computer da gaming o da grafica in grado di tenere testa ad ogni singolo programma esistente in mobilità o per quegli utenti che non hanno la possibilità di usare un pc Desktop. Il nuovo modello edizione 2021 ad una prima occhiata potrebbe sembrare tale e quale a quello precedente, ma in realtà presenta delle evoluzioni sotto tanti aspetti che affinano i lati grezzi del modello precedente per renderlo più usabile, più comodo e anche più potente. Ma scopriamo questi miglioramenti in questa recensione approfondita!
Design
Sotto il profilo del design non ci sono sostanziali differenze: una scocca completamente in metallo costituisce l’elemento più resistente del dispositivo, con una solidità assoluta e una sensazione premium davvero positiva durante l’utilizzo. Le dimensioni non sono affatto male, considerato il concentrato di tecnologia e lo schermo da 15,6″: 36 cm x 26.8 cm con uno spessore davvero contenuto a 2.09cm. Tutto sommato compatto e perfettamente portatile persino dentro lo zaino o in una valigetta da lavoro. Il peso si attesta sui 2.48kg, non pochi considerando che per poterlo sfruttare appieno si dovrà portare con sé anche un caricabatterie enorme necessario per la sua ricarica.
Le rifiniture ricordano in ogni dettaglio l’elemento estremo in cui si trova a proprio agio la serie Asus Rog, con tante feritoie sui lati per la dissipazione del calore e un design molto rifinito persino sulla parte superiore e inferiore. Ma a rubare la scena troviamo senza alcun dubbio il secondo schermo sopra la tastiera, che con una inclinazione del 15% riesce a fornire un’area molto più estesa all’utente per il lavoro e le operazioni quotidiane. Il meccanismo che regola la sua apertura è preciso e silenzioso.
Display
Un aspetto molto importante relativo al pannello di Zephyrus Duo 15 SE è la sua risoluzione 4K. Anche l’anno scorso avevamo recensito questa versione, che però presentava un refresh rate a 60Hz: questa volta il pannello ha ricevuto un prezioso upgrade a 120Hz che migliora la sua esperienza sotto tanti aspetti, rendendolo a tutti gli effetti un device a 360°. La nostra principale critica infatti era relativa alla scelta che l’utente doveva fare in fase di acquisto: schermo 4k per la produttività o da gaming con pannello FHD a 300Hz? In questo caso, anche scegliendo il pannello per la produttività, perfino il gaming non ne risentirà troppo, grazie ad una fluidità ottima, anche se difficile da raggiungere come vedremo poi nella sezione relativa alle prestazioni.
Il display principale ha una dimensione di 15,6″, decisamente abbondante, con un rivestimento anti-riflesso che funziona alla perfezione. La tecnologia è IPS LCD e supporta anche il FreeSync: si tratta di una scelta infelice, dato che monta una scheda grafica Nvidia, e non tutti i giochi potrebbero essere in grado di sfruttare completamente la sua tecnologia. Per quanto riguarda la produttività e la grafica il monitor è calibrato di fabbrica, validato Pantone e supporta il 132,7% dello spazio colore sRGB e il 100% dello spazio colore AdobeRGB: ottimo per tutti coloro i quali cercano una fedeltà colore assoluta per il proprio lavoro. Assente anche il light bleeding sui bordi del monitor, perfino con schermo nero durante la visione di scene molto buie, ma nell’uso normale sono praticamente invisibili.
Se il display secondario dello scorso modello presentava una patina fastidiosa e una risoluzione limitata, in questo caso Asus ha aggiornato con un rivestimento decisamente più pulito e nitido, che aumenta la leggibilità del testo e anche la ricezione dei comandi touch. Perfetto per tantissimi utilizzi, dal monitoraggio delle prestazioni in gaming o l’utilizzo di programmi di chat o streaming in contemporanea alla nostra esperienza di gioco, fino ai programmi più specifici del mondo della grafica e dell’editing video, che sono in grado di sfruttare quello spazio per semplificare alcuni comandi e alcuni processi e grazie al touch, molto più veloce e immediato nel lungo periodo.
Specs e performance
Gli aspetti che affronteremo in questo paragrafo sono quelli che hanno in qualche modo intralciato la strada verso la perfezione di Zephyrus Duo 2020: delle performance “troppo” estreme avevano compromesso l’usabilità generale del dispositivo, fornendo delle prestazioni eccezionali ma allo stesso tempo alzando all’inverosimile temperature e rumorosità. Questa volta Asus ha rifinito questi aspetti, rendendolo finalmente più adatto all’utente finale che cerca anche stabilità e controllo.
Le specifiche tecniche faranno venire la pelle d’oca ai più appassionati:
- AMD Ryzen 9 5900HX
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NVIDIA GeForce RTX 3080 Laptop GPU, ROG Boost up to 1645MHz a 115W (130W con Dynamic Boost), 16GB GDDR6
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16GB DDR4 + 16GB DDR4-3200 SO-DIMM
- 1TB + 1TB M.2 NVMe PCIe® 3.0 Performance RAID0 SSD
Potevamo chiedere di più? Non credo, visto che senza dubbio Zephyrus Duo 15 SE 2021 rappresenta una dei concentrati di tecnologia più validi e potenti di quest’anno disponibili sul mercato. Il suo setup è in grado di reggere qualsiasi tipo di utilizzo, dal gaming in 4K, fino all’editing video e fotografico più avanzato, senza accusare un colpo. E rispetto al modello precedente lo fa con molto più stile e precisione. A fronte di un aumento di prestazioni e potenza, le temperature (vero difetto del modello precedente) sono decisamente più contenute, con una media di circa 80-82° sotto stress per la GPU e di 88° per la CPU sotto stress per 30 minuti. In modalità Prestazioni invece (con alimentazione staccata), le temperature si fermano intorno ai 65° sia per la CPU che per la GPU. Ma soprattutto non abbiamo visto quei picchi intorno ai 97-98° del modello precedente, che qui si fermano intorno ai 90-91° nei momenti più intensi di stress test e benchmark. Dai grafici qui sotto potete constatare l’aumento di potenza rispetto al modello 2020, con una CPU davvero estrema in grado di fornire la potenza necessaria per il mondo dell’editing e del lavoro grafico.
La GPU RTX 3080 mobile non è affatto male, anche se forse poco si addice per il gaming con uno schermo 4K 120Hz. Mi spiego meglio: se pensate di giocare agli ultimi titoli Ray Tracing disponibili sul mercato a impostazioni grafiche ultra e sfruttando i 120Hz di refresh rate dello schermo, rimarrete delusi. Molto probabilmente dovrete scalare la risoluzione, oppure abbassare i dettagli grafici per aumentare il framerate. Inoltre, il supporto al FreeSync risulta un po’ in contrasto con il setup: non tutti i giochi riusciranno a sfruttare completamente il GSync, se non a partire dai 50-60 FPS, difficilmente raggiungibili in alcuni casi (basti pensare a Cyberpunk 2077).
Sul fronte della memoria interna troviamo due SSD m2 NVMe da 1TB l’uno, con la possibilità di usarli per la funzione RAID, a seconda delle nostre esigenze. La velocità dei supporti è incredibile e praticamente raddoppiata rispetto al modello precedente. La ram a bordo invece si attesta su 32GB, espandibili e perfetti anche per le operazioni relative all’editing più estremo, dove 16GB sono un po’ risicati.
Non poteva mancare inoltre il supporto al WiFi 6, Bluetooth 5.1 dual band e i seguenti tipi di connessione:
- 3.5mm Combo Audio Jack
- 1x HDMI 2.0b
- 3x USB 3.2 Gen 2 Type-A
- 1x USB 3.2 Gen 2 Type-C support DisplayPort / power delivery
- 1x RJ45 LAN port
- 1x card reader (microSD)
Audio
Sotto l’aspetto audio Zephyrus Duo è sempre una sorpresa: i due speaker da 4W con tecnologia Smart Amp e i due tweeter da 2W riescono a fornire un audio stereo con supporto a Dolby Atmos dalla qualità incredibile. Il volume è eccellente e potente allo stesso tempo, con dei bassi ben equalizzati e un effetto stereo che nei giochi risulta bellissimo e pienamente sfruttabile anche a livello competitivo. Rispetto al modello 2020, questo nuovo device riesce a sfruttare maggiormente gli speaker, per una resa più precisa sotto tutti i fronti.
Tastiera e pad
Non è cambiato molto dall’anno scorso: la tastiera supporta la tecnologia Aura Sync, con retroilluminazione RGB completamente personalizzabile e dei tasti molto precisi e dalla corsa davvero corta e secca (1.4mm di corsa). La spaziatura è leggermente compressa a causa della presenza del secondo schermo che occupa metà dello spazio a disposizione, ma comunque ben gestibile e la dimensione dei tasti non è mai troppo piccola. Il pad, posizionato sul lato destro, è sensibile, supporta il multitocco e le gesture e soprattutto presenta due tasti fisici per il gaming o le operazioni più avanzate degli utenti. Con una pressione sull’apposito pulsante touch, potremo anche trasformarlo nel tastierino numerico grazie ad una funzione led rossa apposita in grado di far comparire i tasti sul pad. Promosso anche quest’anno, ma senza sostanziali miglioramenti o differenze rispetto al modello precedente.
Batteria
Come sempre la batteria non rappresenta un punto di forza di questo dispositivo. I componenti a bordo del device sono a tutti gli effetti sovradimensionati rispetto alla piattaforma e con un uso intenso andranno a consumare come un pc desktop di medio livello. Proprio per questo motivo Asus ha limitato le prestazioni se il dispositivo non è attaccato all’alimentazione, con un framerate limitato a 30FPS per il gaming e una resa della CPU e GPU pari a metà della potenza disponibile a pieno regime. La batteria è a 4 celle con 90WHrs, ma non vi basterà se non per poche ore in mobilità e potenza ridotta. In modalità Prestazioni sotto stress il laptop consuma circa il 70% di batteria per un’ora di utilizzo, mentre guardando un film in streaming su Netflix il consumo si attesta intorno al 25% per ogni ora di visione. Insomma, come avrete ben capito non è uno di quei portatili che durano 10 ore e che vi accompagnano un weekend intero senza doverli ricaricare, ma purtroppo la potenza necessita di energia.
Conclusioni e prezzo
Non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto da Asus. E questo vale per due diversi motivi: da una parte gli aggiornamenti tecnici hanno portato ad un device ancora più potente rispetto al modello 2020 e allo stesso tempo più bilanciato nelle temperature, nei consumi e nella rumorosità generale, ponendolo al top del mondo mobile senza alcun compromesso; dall’altra il prezzo di vendita, nonostante tutte le novità è stato abbassato da 4.599€ a 3.999€. Certo, ci rendiamo conto che un PC Desktop di questo budget avrebbe una potenza indiscutibile, ma spesso ci sono lavori o progetti per cui si rende necessaria una workstation versatile da portare in giro e da sfruttare nelle situazioni più disparate. Ecco, se è questo che cercate qui troverete pane per i vostri denti, perché Zephyrus Duo 15 SE 2021 non è un pc per tutti, ma solo per chi lavora in determinati ambiti ed è in cerca di una piattaforma mobile senza compromessi.