Secondo alcuni una patrimoniale farebbe bene non solo alle casse dello Stato, ma anche a chi ha poco o niente e vive sul filo della povertà. Per altri invece è un ingiustificabile prelievo forzoso che lede la libertà individuale. In pratica tutti, a favore o contro, si stanno allarmando per la possibile introduzione di una nuova patrimoniale. Ecco alcune riflessioni su una preoccupazione che sembra essere un po’ esagerata.
Secondo le ultime dichiarazioni del Ministro Franco, la patrimoniale almeno per ora non si farà. È fuori da ogni tavolo di Governo e pare proprio non essere nemmeno al vaglio. Ciò non toglie che le cose potrebbero cambiare da un momento all’altro, ma adesso chi è spaventato da questa tassa può dormire sonni tranquilli.
A tranquillizzare tutti coloro che sono contro la patrimoniale e ad accendere gli animi di chi invece è a favore sono le parole del Ministro dell’Economia Daniele Franco:
“[La patrimoniale] non è sul tavolo. Non c’è nel documento delle commissioni e non credo ci siano motivi per procedere in quella direzione“.
Ora è il momento di fare alcune riflessioni a fronte di quella che sembra essere una preoccupazione
un po’ troppo esagerata nei confronti della patrimoniale. Molti infatti pensano che la sua introduzione possa travolgere qualcosa che nemmeno loro sanno cosa possa essere, se non il patrimonio personale.Ed è qui che si svela l’arcano mistero o meglio l’illusione che l’assenza di una patrimoniale mette in salvo i propri risparmi accumulati in una vita. Infatti, a pensarci bene, un nemico esiste già e si chiama inflazione. Tradotta in termini semplicistici, si tratta della costante perdita che il denaro subisce riguardo al suo reale potere di acquisto.
Di conseguenza, tenere al sicuro i propri soldi sul conto corrente non è poi così tanto distante da un prelievo “forzoso” di una patrimoniale. Quello che puoi comprare oggi con un determinato importo non è uguale a quello che potevi comprare ieri con la stessa somma. In pratica quei 100 mila euro di qualche anno fa, anche se si scrivono e si leggono ancora con gli stessi numeri, non sono gli stessi oggi, perché il loro potere di acquisto è calato.
Correre agli investimenti per difendersi dall’inflazione o da una patrimoniale non sarebbe la stessa cosa? Con una differenza, che quest’ultima garantisce un futuro alle nuove generazioni, che tra l’altro possono essere i nostri figli, mentre l’inflazione no.