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Tempesta solare: il 1 agosto si è verificato un evento “near miss”

Il “near miss” si e’ verificato domenica 1 agosto, quando una cosiddetta espulsione di massa coronale dovuta da una tempesta solare (CME) ha superato di poco il pianeta.

I meteorologi spaziali non si aspettano che la nuvola di plasma inneschi una tempesta solare in piena regola, tuttavia, questo potrebbe cambiare se il CME sfiora il pianeta. I CME sono una delle cause principali dei disordini geomagnetici sulla Terra, insieme ai brillamenti solari, e hanno il potenziale per interrompere la trasmissione delle onde elettromagnetiche.

Secondo l’agenzia spaziale statunitense NASA, le CME sono grandi nuvole di particelle cariche e magnetizzate che eruttano dallo strato esterno del Sole, la corona.

Le CME vengono lanciate nello spazio a velocità superiori a un milione di miglia all’ora e occasionalmente sono dirette verso la Terra. Quando ciò accade, il plasma caldo impiega dai due ai tre giorni per raggiungere il pianeta.

Una di queste CME è stata osservata nelle prime ore di mercoledì 28 luglio nelle regioni settentrionali del Sole.

Il sito web SpaceWeather ha dichiarato giovedì: “Il 28 luglio, è scoppiato un filamento magnetico nell’emisfero settentrionale del Sole. Il CME risultante passerà vicino alla Terra il 1° agosto, mancando a malapena il nostro pianeta.”

Gli analisti della NOAA stanno ancora studiando l’eruzione, ma c’è la possibilità che le previsioni cambino da “near miss” a “colpo di striscio“.

Cosa potrebbe accadere

Quando le CME scorrono vicino al nostro pianeta, possono incanalare particelle cariche nella magnetosfera, la regione dello spazio dominata dal campo magnetico terrestre.

Secondo la NASA, la CME può “spingere il campo magnetico terrestre” e creare correnti che dirigono le particelle verso i poli. Le particelle cariche impartiscono quindi energia (elettroni) agli atomi di ossigeno e azoto, innescando effetti visivi come le aurore boreali.

La NASA ha dichiarato: “Inoltre, i cambiamenti magnetici possono influenzare una varietà di tecnologie umane.” Le onde radio ad alta frequenza possono essere degradate: le radio trasmettono statico e le coordinate GPS si allontanano di qualche metro.

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Pubblicato da
Simone Paciocco