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Busta paga: ecco a chi spetta il bonus da 1.880 euro

Una sorpresa vera e propria per i lavoratori: un bonus sulla busta paga da ben 1.880 euro. C’è da precisare che però non tutti i dipendenti avranno la possibilità di accedere a questo denaro. Infatti, alcuni potrebbero anche trovarsi delle cifre inferiori, ma questo non va a sporcare di certo una notizia così importante.

Questo bonus di così grande rilevanza è sarà ottenuto da lavoratori dipendenti che, mediante una serie di detrazioni che vengono calcolate durante l’anno, avranno la possibilità di incassare un bonus capace di raddoppiare lo stipendio. Le detrazioni sono fini dell’Irpef, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

Busta paga: ecco le varie condizioni

Chi ha un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro avrà una detrazione massima. Coloro che rientrano in questa fascia avranno codesto bonus. Tuttavia, l’importo che arriverà non sarà inferiore ai 690 euro. La soglia minima di detrazione sale sui 1.390 euro quando il reddito del lavoratore non supera gli 8.000 euro annui e ha un contratto a tempo determinato.

Questo è il caso invece di quando il reddito del lavoratore cresce. Quando la soglia del reddito supera gli 8.000 euro ma rimane sotto i 28.000, la suddetta sarebbe pari a 978 euro. Ciò significa che con il crescere del reddito il bonus decresce fino ad azzerarsi quando e se il succitato dovesse superare i 55.000 euro.

 

Busta paga: il bonus anche sul vaccino

Sulla busta paga potrebbe arrivare un bonus anche sul vaccino. Infatti, alcune aziende stanno introducendo questa novità: l’importo messo a disposizione non cambierà di sicuro molto, ma anche 50 euro possono far comodo.

Questa iniziativa è stata proposta dalla Noctis S.P.A., la quale ha 150 dipendenti, e ha inserito una busta paga per tutti i loro dipendenti che hanno deciso di vaccinarsi. L’obiettivo è quello di far sì ce gli scettici si vaccinino e cerchino di curarsi maggiormente della ripresa economica. La curiosità è che anche molte aziende statunitensi stanno agendo in tal modo.

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Pubblicato da
Christian Savino