Pericolo scampato, le previsioni non riguardavano la Terra. Di cosa stiamo parlando? Della tempesta solare e geomagnetica che avrebbe dovuto colpire il nostro pianeta il mese scorso. Le conseguenze non sarebbero state distruttive, ma avrebbero comportato notevoli disagi tra cui un blackout generale. Comunque una tempesta solare potrebbe colpirci in qualsiasi momento isolandoci da internet e questo sarebbe un vero problema. Scopriamo insieme tutti gli studi volti a prevenirla.
Immaginiamoci soltanto per un attimo di trovarci completamente isolati da internet. Nulla è connesso alla rete. Il mondo cadrebbe nel caos più totale. Traffico auto e ferrotranviario, borse e investimenti, trading online e criptovalute. Tutto sprofonderebbe in un tragico disordine.
La cosa che preoccupa di più è che questo scenario potrebbe realizzarsi in qualsiasi momento perché la Terra potrebbe essere colpita senza preavviso da una tempesta solare. Ecco come mai diversi ricercatori importanti, in collaborazione con la NASA, stanno cercando di trovare un modo per prevenire
per tempo un fenomeno di tale portata.Invisibile agli occhi, se non fosse per alcuni casi di aurore boreali visibili anche in America, una tempesta solare può creare danni apocalittici ai nostri sistemi di comunicazione e trasmissione. I satelliti, ad esempio, non riuscirebbero a trasmettere i contenuti, il segnale gps impazzirebbe e, infine, si potrebbe verificare un blackout generale non solo di energia, ma anche della rete internet mettendo tutti offline.
Singolare quanto ha dichiarato il dott. Geoffrey Vasil della School of Mathematics and Statistics: “Non sappiamo molto dell’interno del Sole, ma è estremamente importante saperne di più se vogliamo comprendere il clima solare, che può avere un impatto diretto sulla Terra“.
In pratica non c’è più tempo da perdere. Prima riusciamo a prevedere e anticipare ciò che potrebbe comportare seri problemi all’uomo, e meglio lo affronteremo. L’esempio lampante è proprio una possibile tempesta solare che, per le sue conseguenze, non sarà pericolosa a livello ambientale, ma a livello tecnologico sì.