Ben 13 valvole chiuse. È questo il problema che nelle ultime ore ha reso impossibile il lancio del Boeing Starliner. La scoperta è avvenuta per conto degli ingegneri della NASA e dell’azienda di Chicago, dopo aver spostato la navicella (e il razzo Atlas V) nella Vertical Integration Facility.
Boeing Starliner: problema alle valvole
Ancor prima che avvenisse l’ispezione visiva di Boeing Starliner, sono state assemblate le necessarie strutture di supporto intorno alla navicella. Dopodiché è stata attivata l’alimentazione, in modo tale da poter inviare comandi e ricevere i dati in tempo reale. In questo lasso di tempo gli ingegneri hanno scoperto che 13 valvole sono rimaste chiuse durante il conto alla rovescia. Ma a cosa servono? Esse permettono di effettuare le manovre in orbita. Ad ogni modo ora Boeing afferma che 7 valvole funzionano come previsto (le altre verranno sistemate a breve).
Le ragioni di tale malfunzionamento non sono state ancora scoperte, in quanto dall’ispezione non risultano segni di danni o corrosione esterna. Una volta risolto il problema alle valvole, NASA e Boeing stabiliranno la nuova data di lancio della missione OFT-2 (Orbital Flight Test-2).
Durante il mese di Agosto ci saranno diverse finestre di lancio, la prima delle quali intorno al 15. Boeing Starliner porterà sulla ISS un carico di oltre 180 Kg e tornerà sulla Terra con quasi 250 Kg di carico. Tra questi vi saranno serbatoi riutilizzabili del sistema di ricarica dell’azoto (NORS) che forniscono aria respirabile ai membri dell’equipaggio della stazione spaziale. Il primo volo di test con equipaggio a bordo è invece previsto per il quarto trimestre, ma molto probabilmente verrà posticipato al primo trimestre 2022.