Notizia shock per il mondo della finanza! JPMorgan, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno tagliato le stime sulla crescita del PIL della Cina. Purtroppo dietro questa decisione c’è ancora il Covid-19 che sta avanzando in contagi creando forti dubbi a causa anche delle nuove restrizioni a livello locale. Inesorabilmente gli analisti hanno dovuto rivedere le previsioni del PIL della Cina che ora sono completamente al ribasso. Ecco tutti i dettagli e le loro dichiarazioni.
È tutta una catena: aumentano i casi Covid-19, si incrementano i test a tampone e si attivano nuove restrizioni a livello locale per cercare di arginare i contagi. Questa è la situazione in Cina, condizione che ha portato tre colossi della finanza a tagliare le stime per la sua crescita economica.
Questo perché le conseguenze potrebbero condizionare la domanda del greggio a breve termine, tanto che nei giorni scorsi era già scesa del 3%. A ciò si aggiungono anche i recenti dati macroeconomici pubblicati dalla Cina dove l’inflazione è ancora un pericolo reale. Ecco i perché della drastica decisione di JPMorgan, Goldman Sachs e Morgan Stanley.
Tra i primi ad esprimersi sulla situazione Cina e PIL sono stati gli analisti di JPMorgan: “I recenti sviluppi indicano ulteriori rischi al ribasso per stime di crescita del terzo trimestre già deboli, legate alla diffusione della variante Delta, a una serie di modifiche regolamentari in nuovi settori dell’economia e all’erosione della fiducia dei mercati“.
Infatti, i dati pubblicati dalla Cina in merito alla sua economia commerciale non hanno soddisfatto le attese. Inoltre hanno anche dimostrato un aumento dell’inflazione
nel suo settore manifatturiero.Una situazione che a livello mondiale non farà di certo bene né alle tasche dei “comuni mortali”, né tanto meno agli investitori che puntavano alla Cina come Paese emergente. Nel frattempo, in Italia, si sta assistendo a un costante aumento prezzi della benzina, tanto da essere diventati inaccettabili. Non ci resta che aspettare nuovi sviluppi e vedere come andranno le cose nel mondo, anche se le speranze non sono così positive.