Forse vi starete chiedendo: “perché continuano a parlare della notte di San Lorenzo se siamo all’11 di Agosto?” Ebbene, vi rispondiamo subito. Nonostante da anni sia diffusa la tradizione di guardare le stelle cadenti il 10 Agosto, in realtà il vero picco di attività si ha nella notte tra il 12 e il 13 agosto. E visto che siamo nell’argomento, vi sveliamo ciò di cui solitamente non si parla.
Innanzitutto quelle che nella tradizione popolare si chiamano ‘stelle cadenti‘, altro non sono che lo sciame meteorico delle Perseidi. Queste si possono vedere guardando verso il quadrante Nord-Est della volta celeste, verso la costellazione di Perseo, appunto. Per trovare Perseo senza l’ausilio di strumenti appositi, bisogna prima individuare Cassiopea (la costellazione che sembra una W). Ecco, questo si troverà al di sotto.
Rimanendo sulla tradizione, sapete perché le stelle cadenti vengono collegate al Santo Lorenzo nella notte del 10 Agosto? Innanzitutto trattasi del patrono di bibliotecari, cuochi, librai, pasticcieri, vermicellai, pompieri, rosticcieri e lavoratori del vetro. Secondo la liturgia, Lorenzo è stato uno dei sette diaconi di Roma. Qui venne martirizzato nel 258 per volere dell’imperatore romano Valeriano. Lorenzo venne quindi perseguitato perché cristiano e successivamente ucciso, su una graticola insieme ad altre quattro persone, suoi diaconi.
La ragione per cui lo si collega alle stelle cadenti è strettamente connessa alle sue lacrime (che appunto scendono dal cielo). Inoltre, come tutti sappiamo, secondo la leggenda esprimendo un desiderio ad ogni stella cadente vista, questa lo avvererà. Non a caso San Lorenzo è anche protettore dei sogni.