Abbiamo da poco scongiurato una tempesta solare geomagnetica che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe dovuto colpire il nostro Pianeta durante la prima metà di luglio. Fortunatamente la notizia si è rivelata fake. Infatti, si è verificato un brillamento, ma molto distante e quindi non ci ha toccato minimamente. Pare però che gli scienziati siano riusciti a capire cosa produce una tempesta solare. Solo così possono salvarci dai blackout sulla Terra. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa sensazionale notizia.
Un gruppo di ricerca delle Università di Sydney e del Colorado ha realizzato un modello di previsione in grado di scongiurare i fastidiosi e, per i nostri tempi, pericolosi blackout provocati da una tempesta solare.
Si tratta di un traguardo importante sulla prevenzione ai danni che il clima spaziale può infliggere al nostro Pianeta. Infatti, una semplice e invisibile tempesta solare può interrompere i segnali GPS
, creare problemi di comunicazione alla rete LTE e anche forti interferenze ai satelliti e alla loro trasmissione.In pratica, il responsabile diretto del clima spaziale sarebbe il campo magnetico interno del Sole che cin i suoi flussi produce particelle ad alta energia. Questi, innescati da eruzioni solari e espulsioni di massa coronale, creano la cosiddetta tempesta solare.
Ovviamente questo mondo è ancora per lo più sconosciuto. Fenomeni di questo tipo infatti possono essere studiati, ma solo in parte. Inoltre, non sempre le previsioni climatiche relative allo spazio risultano essere particolarmente attendibili viste le enormi varianti che potrebbero cambiare tutto da un momento all’altro.
Ecco perché una tempesta solare può essere annunciata, ma non si sa fino in fondo se e quando questa potrebbe colpire la Terra. Comunque, quello che hanno fatto questi ricercatori è un ottimo passo in avanti sul clima spaziale. Anche perché prevenire è sempre meglio che curare.