Sebbene l’accordo siglato con Bruxelles, (approvazione delle nuove misure concorrenziali in Cdm sarebbe dovuto avvenire entro luglio 2021, per l’adozione definitiva c’è tempo fino a dicembre 2022. Di conseguenza la legge sulla concorrenza dovrebbe slittare a settembre, dopo la pausa del Parlamento. Ciononostante non ci sono certezze che il Canone Rai scompaia per sempre dalla bolletta. Si sta pensando a delle nuove modalità di riscossione che possano evitare che vi sia ancora l’evasione.
Il governo Draghi dovrà approvare entro il 31 dicembre 2022, d’accordo con l’UE, le nuove misure concorrenziali.
“Le misure di accompagnamento per garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità entreranno in vigore al più tardi il 31 dicembre 2022″, si legge nell’allegato di esecuzione del Consiglio europeo sull’approvazione della valutazione del piano di ripresa e resilienza per l’Italia
(Pnrr).Parlandoci chiaro, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il premier Draghi ha comunicato all’Ue l’abolizione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”.
Ad ogni modo, il Canone Rai di 90 euro estratto dalla bolletta dell’elettricità, non dovrebbe essere previsto dalla legge sulla concorrenza. Si sta provvedendo a delle nuove ipotesi che seguiranno un diverso iter parlamentare. Ciò vale a dire che da fine 2022 potremmo tornare a pagare il Canone RAI (90 euro suddivisi in 10 euro per 10 mesi) distintamente dalla bolletta dell’elettricità, come accadde nel 2016.
Reminder: il 2016, fu l’anno in cui venne introdotto il Canone in bolletta. Il 41% in più delle famiglie versò l’imposta. L’incasso totale aggiuntivo (rispetto all’anno precedente) fu di oltre 420 milioni di euro.