Il fondatore di SpaceX, Elon Musk, ha annunciato che la nuova navicella della sua compagnia privata riuscirà a portare gli uomini sulla Luna prima del 2024.
Il 2024 è l’anno scelto da Musk come anno di riferimento per il primo viaggio sulla Luna con turisti veri e propri, ossia persone comuni, non solo astronauti. Un utente ha chiesto a Musk se questo progetto diventerà realtà o resterà pura utopia. Il CEO di Tesla ha ribadito che non solo la missione avrà luogo entro il 2024 ma persino prima del previsto. SpaceX ha già stilato un contratto da 2,9 miliardi di dollari per costruire un sistema di atterraggio (HLS) per le missioni della Nasa sulla luna (Artemis), con l’intento di battere Blue Origin e Dynetics.
In parte a causa delle proteste presentate dalla concorrenza al Government Accountability Office (GAO) degli Stati Uniti, SpaceX non ha ricevuto in tempo i fondi promessi dalla Nasa. Attualmente la società ha accumulato quasi 440 milioni di dollari con l’aiuto della NASA. Circa il 14,5% del suo importo che potenzialmente ammonta a circa 3 miliardi di dollari. I dati sono il risultato di alcune ricerche condotte da USAspending, la fonte ufficiale sulle spese federali.
Elon Musk è pronto ad anticipare i viaggi sulla Luna previsti per il 2024, ma subentrano alcune complicazioni
L’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha stabilito il 2024 come anno di lancio per le missioni Artemis. Tuttavia, l’ispettore generale della NASA ha osservato in un recente rapporto che “l’atterraggio sulla Luna nel 2024, come attualmente pianificato dalla NASA, non è fattibile“. Secondo questo report dell’Ufficio dell’ispettore generale, pubblicato la scorsa settimana, ci sono “sfide significative” che l’agenzia deve affrontare nel raggiungere i suoi obiettivi. Inoltre, sarà piuttosto complesso produrre la tecnologia adatta per le tute spaziali di prossima generazione entro la data prestabilita. Al momento, le tute sono tra gli ostacoli principali.
“Questo programma ha già un ritardo di circa 20 mesi, soprattutto a causa della tuta di prova, due tute di qualificazione, una tuta demo ISS e due tute da volo”, osserva il rapporto. I ritardi sono attribuibili a “carenze di finanziamenti, all’impatto del COVID-19 e ad alcune sfide tecniche”. Le tute devono anche superare i test per la loro integrazione con altri componenti della missione. Si stima che saranno pronte nel 2025, un anno dopo il fatidico 2024 tanto ambito da Musk e dalla NASA.