I ricercatori spaziali hanno affermato che la meteorologia spaziale è collegata strettamente al campo magnetico interno al Sole. Ciò significa che le tempeste solari avvengono quando i flussi di particelle che provengono dal Sole sono attivati da macchie di eruzioni solari. A questi eventi, in contemporanea, si aggiungono le tempeste geomagnetiche. Allo stato attuale, la causa per gli studiosi è ancora ignota, ma si sta studiando affinché si riesca a prevedere il tutto.
Di fatto, i ricercatori dell’Università di Sidney e un gruppo di lavoro di esperti degli Stati Uniti hanno studiato ed elaborato un nuovo modello per prevedere il tempo solare. Questo sarà utile per monitorare le rotazioni intorno al Sole e per provare a scritturare una possibile tempesta solare al fine di capire se la suddetta colpirà o meno il nostro pianeta.
Come affermato anche dal dott. Geoffrey “Non sappiamo molto dell’interno del sole, ma è importante saperne di più per comprendere il sistema solare, che può avere un impatto diretto sulla Terra”. Dunque, questa potrebbe essere una sorta di piccola rivoluzione, tuttavia sarà necessario comunque aspettare del tempo per testare l’efficacia dello strumento. Se sarà efficace, i vantaggi saranno eccezionali, soprattutto per le varie agenzie spaziali.