Al centro della controversia c’è la decisione della Nasa di concedere a SpaceX il contratto da 2,9 miliardi di dollari per costruire il lander lunare che porterà l’umanità sulla Luna per la prima volta da decenni. Bezos sostiene che il contratto sia stato assegnato ingiustamente e che la procedura dovrebbe essere rieseguita nella speranza di poter riconquistare il contratto con la propria compagnia.
La causa legale intentata presso la Corte dei reclami federali degli Stati Uniti è stata depositata venerdì. Inizialmente era una “semplice” ordinanza cautelare. Blue Origin definisce le recenti decisioni della NASA illegali e improprie. È solo l’ultimo dei tentativi di Bezos di riconquistare l’opportunità di costruire il lander che segnerà la storia.
Alla fine di luglio, Bezos scrisse una lettera aperta all’amministratore della Nasa – Bill Nelson. Pare che l’ex CEO di Amazon preferirebbe rinunciare ad alcuni pagamenti per un totale di 2 miliardi di dollari in cambio del contratto. Bezos ha affermato che questo aiuterebbe anche a colmare una carenza di fondi della Nasa, oltre a consentire a Blue Origin di competere con SpaceX.
Nonostante le proteste di Bezos e Blue Origin, il governo e la Nasa non hanno suggerito di riassegnare il contratto. Il mese scorso, il Government Accountability Office ha concordato con la decisione della Nasa di perseguire un solo fornitore, SpaceX, e ha respinto le proteste di Blue Origin. I ripetuti tentativi di riconquistare il contratto del lander hanno scatenato alcune reazioni di Elon Musk, che ha scherzato in un tweet dicendo che “Se lobby e avvocati potessero portarci in orbita nello spazio, Bezos sarebbe su Plutone”.