Con i truffatori in circolazione, non si può stare sereni neppure quando si va in vacanza. Per fare un esempio (ma ce ne sono molti altri), la nota piattaforma Airbnb cela al suo interno una serie di malintenzionati sempre pronti a colpire l’ingenuo di turno. Per fortuna però si possono riconoscere. Ecco come individuare le truffe Airbnb.
Truffe Airbnb: come evitarle?
La Airbnb, in collaborazione con il Dipartimento di Pubblica sicurezza, ha deciso di seguire in prima persona tutti i clienti che hanno bisogno di prenotare online. Come? Fornendo dettagli necessari per distinguere un’offerta reale da una possibile truffa Airbnb.
“Nonostante gli oltre 5,6 milioni di annunci disponibili, i tentativi di truffa sono estremamente rari e un team di assistenza è disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti – dice Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia –. La riprova è che le frodi più comuni avvengono su altri siti e il nome di Airbnb viene utilizzato per adescare la potenziale vittima perché è un brand che tranquillizza. E’ importante che, sia i contatti tra host e guest sia i pagamenti, avvengano sempre all’interno del sito o dell’applicazione. Airbnb infatti trattiene la somma al momento della prenotazione, riversandola al padrone di casa solamente 24 ore dopo l’avvenuto check in”.
Proprio così, è sempre necessario diffidare di coloro che richiedono documenti e bozze di contratto con una certa fretta nel concludere l’affare in 24 ore. Anche la pagina di prenotazione e la fattura saranno falsamente attribuite ad Airbnb. Naturalmente, dopo la caparra, l’interlocutore sparirà. Dunque, al fine di prevenire il tutto, qualora vi fosse richiesta una caparra, è consigliato contattare direttamente il servizio Airbnb. A quel punto lo staff tratterrà l’importo dalla carta di credito per poi accreditarlo 24 ore dopo il check-in. Si raccomanda per giunta di non conversare con i proponenti fuori dal sito. In questo modo sarà tutto scritto e ci saranno meno probabilità di finire nelle truffe Airbnb.