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Netflix: anche in Italia gli abbonamenti condivisi sono sotto scacco

Pare proprio che anche in Italia molti abbonamenti condivisi siano sotto attacco Netflix. A conferma, sono arrivate diverse segnalazioni. “Questo account è usato in più nuclei domestici” è la frase che ad un certo punto compare sulla schermata di accesso alla piattaforma streaming. Scopriamo insieme tutti i dettagli e cerchiamo di capire se Netflix sta solo facendo dei test o ha già dichiarato guerra agli abbonamenti condivisi.

 

Netflix: è caccia alle streghe per gli abbonamenti condivisi

Precisiamo una cosa. Condividere l’account di un abbonamento Netflix non è illegale. Solo che al colosso dello streaming on demand non piace che sia fatto fuori dal nucleo famigliare. Infatti nel suo regolamento è espressamente indicato che un account può essere condiviso ma con i membri della famiglia che abitano sotto lo stesso tetto.

Ecco spiegato il perché Netflix abbia avviato una campagna volta a contrastare questa pratica che penalizza non di poco gli utili della società. Non solo questa “guerra” è cominciata nel resto del mondo, ma alcuni colpi sono stati esplosi anche qui in Italia

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A confermarlo alcune segnalazioni di utenti che, accedendo alla piattaforma Netflix, si sono visti comparire un messaggio su sfondo nero con scritto: “Questo account è usato in più nuclei domestici. Per continuare a guardare, crea il tuo account“. Le testimonianze dicono che poi seguiva un bottone con indicato “Abbonati ora” e un’altro con “Verifica in seguito“.

L’obbiettivo di Netflix è quello di convincere più utenti possibili a sottoscrivere un loro abbonamento personale e non a sfruttare quello di un amico o conoscente. Al di là di tutto sono ancora pochi gli indizi che possono dirci se sta facendo sul serio oppure se si tratta di alcuni e sporadici test.

Staremo a vedere cosa succederà, nel frattempo non perdetevi tutte le novità de La Casa di Carta 5. La prima parte di questa sensazionale serie TV uscirà il 3 settembre a catalogo Netflix. Un appuntamento sicuramente da non perdere.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini