Una delle tempeste solari piu’ grandi mai registrate colpi la Terra più di 160 anni fa, anche se una si è pericolosamente avvicinata nel 2012.
Innescate da potenti episodi di attività sul Sole, le tempeste solari hanno il potere di spazzare via i satelliti e destabilizzare le reti elettriche attraverso le fasce del pianeta.
Quando il famigerato evento di Carrington colpì nel 1859, si dice che una mostruosa esplosione di plasma e campo magnetico dal Sole abbia fatto scintillare i pali del telegrafo in tutta Europa e Nord America.
Se un evento del genere dovesse ripetersi oggi, gli scienziati statunitensi temono che l’intero paese sarebbe messo in ginocchio.
Cosa ci dicono gli esperti
Gabor Toth, professore di scienze e ingegneria del clima e dello spazio presso l’Università del Michigan, ha dichiarato: “Ci sono solo due disastri naturali che potrebbero avere un impatto su tutti gli Stati Uniti. Uno è la pandemia che stiamo vivendo gia’, e l’altro è un evento meteorologico spaziale estremo”.
Le tempeste solari si verificano su base abbastanza regolare e raramente sono abbastanza potenti da friggere interi apparati elettrici.
Secondo lo Space Weather Prediction Center (SWPC) degli Stati Uniti, le tempeste minori di classe G1 possono causare alcuni deboli disturbi alle operazioni satellitari.
Ma all’estremo estremo della scala, ovvero il livello Extreme G5, queste tempeste rischiano di far crollare intere strutture elettriche.
Quando si verifico’ l’evento di Carrington nel 1859, il mondo non era nemmeno lontanamente tecnologicamente avanzato come lo è oggi.
I satelliti che assicuravano comunicazioni ad alta velocità non giravano intorno al globo e l’elettricità sarebbe arrivata nelle case di tutti 60 anni dopo circa.
La Terra ha avuto un assaggio di cosa potrebbe accadere durante un evento del genere nel 1989, quando un forte periodo di disordini geomagnetici ha causato un’interruzione di nove ore della rete elettrica dell’Hydro-Québec.
Il blackout ha lasciato milioni di persone in Canada senza accesso all’elettricità.