La grande sfida dell’ingegneria e della fisica della nostra epoca è senza alcun dubbio la questione energetica, il pianeta ha infatti bisogno di energia, in quantità e rapidamente accessibile senza però dover far ancora uso delle risorse fossili, la Terra non è più infatti in grado di sopportare delle emissioni così mostruose nell’atmosfera.
La soluzione secondo gli esperti prende corpo nella fusione nucleare, la reazione che alimenta il nostro Sole e che sostanzialmente consiste nella fusione di due atomi di idrogeno in elio con il rilascio di enormi quantità di energia e che gli ingegneri stanno cercando di riprodurre in maniera controllata.
Sulla Terra sono in corso varie sperimentazioni, nel dettaglio si mira a creare una reazione commerciale in grado di autoalimentarsi e che dunque produca più energia di quanta ne viene consumata per la sua ignizione, in questo caso gli atomi coinvolti sono Trizio e Deuterio, due isotopi dell’Idrogeno.
Il National Ignition Facility ha recentemente effettuato un test sperimentale che ha dato dei risultati impressionanti, i ricercatori hanno infatti bombardato con 192 laser una microsfera contenente i due isotopi riscaldando in modo incredibile la sua superficie fino a farla implodere avviando la fusione dei nuclei leggeri.
La reazione per la sua accensione ha consumato ben 1,9MJ, però ha restituito una fusione con una resa al 70%, ovvero 1,35MJ, un valore mai raggiunto prima, sempre lo stesso istituto infatti nella primavera di quest anno aveva ottenuto un risultato molto inferiore, circa un ottavo dell’attuale e nel 2018 un trentacinquesimo.