La notizia che si sta diffondendo in queste settimane non è di certo buona per la popolazione mondiale. Sembra infatti che potremmo andare in contro ad una possibile tempesta solare, la quale andrebbe a causare dei danni non indifferenti. Si parla di un blackout totale, il quale andrebbe a coinvolgere direttamente uno strumento fondamentale ed estremamente utilizzato da tutti, ossia Internet. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.
Tempesta solare: un blackout totale comporterebbe una vera e propria catastrofe per tutto il mondo
Ciò che affermano diversi ricercatori spaziali potrebbe risultare alquanto arduo da comprendere, ma è in realtà molto semplice. Secondo loro la meteorologia spaziale è collegata in maniera stretta al campo magnetico del Sole, e questo significa che nel momento in cui si palesano le tempeste solari si vanno ad attivare delle macchie solari tramite dei flussi di particelle provenienti direttamente dal Sole. Inoltre, si vanno ad aggiungere a questi eventi anche le tempeste geomagnetiche. Attualmente, la causa per gli studiosi non è ancora chiara, ma si sta provando a capire perché tutto ciò accade.
Infatti, alcuni ricercatori dell’Università di Sidney insieme ad un gruppo di esperti degli USA hanno elaborato un nuovo modello per riuscire a rendere il tempo solare un qualcosa di prevedibile. Parliamo di uno strumento che potrebbe essere potenzialmente molto utile, in particolar modo per andare a monitorare le rotazioni intorno al Sole e per riuscire a prevedere una volta per tutta se una tempesta solare sarà in grado o meno di colpire la Terra.
Come affermato anche dal dott. Geoffrey “Non sappiamo molto dell’interno del sole, ma è importante saperne di più per comprendere il sistema solare, che può avere un impatto diretto sulla Terra”. Dunque, questa potrebbe essere un’importante scoperta, ma sarà comunque necessario aspettare del tempo per testare se lo strumento sia efficace o meno. Se questo strumento sarà reso disponibile, i vantaggi saranno molteplici, soprattutto per le agenzie spaziali.