Il co-fondatore della startup di Elon Musk, Neuralink, ha raccolto oltre 47 milioni di dollari per un nuovo progetto.

Max Hodak, che è stato anche presidente di Neuralink fino all’inizio di quest’anno, sembra aver rubato parte del talento della sua ex azienda per la startup Science Corp. Un deposito alla SEC, individuato per la prima volta da Futurism, rivela che 14 investitori sono coinvolti nel finanziamento di Science Corp, tra cui Jed McCaleb, fondatore del famigerato exchange di criptovalute MtGox.

Attualmente ci sono 10 offerte di lavoro pubbliche per Science Corp, tutte incentrate sulla biologia o sulla microfabbricazione. “I fondi verranno utilizzati per portare il primo prodotto di Neuralink sul mercato e accelerare la ricerca e lo sviluppo di prodotti futuri”, ha dichiarato l’azienda in un post sul blog all’epoca. “Prima lo facciamo, prima possiamo aiutare le persone bisognose che potrebbero trarre vantaggio da un dispositivo Neuralink”. Adesso Science Corp sembra procedere in autonomia.

Neuralink: i nuovi progetti della startup di Musk nelle mani di un’altra azienda

L’investimento è avvenuto appena tre mesi dopo la presentazione di un video di una scimmia munita della tecnologia di Neuralink che giocava ai videogiochi. La scimmia macaco di nove anni ha impiegato solo sei settimane per imparare a giocare al videogioco Pong degli anni ’70, in seguito all’inserimento di due chip.

I chip inviavano segnali al cervello attraverso un dispositivo soprannominato N1 Link, consentendo ad un computer di interpretare le intenzioni della scimmia. “Per controllare la sua paletta sul lato destro dello schermo, Pager [la scimmia] pensa semplicemente a muovere la mano su o giù”. “Non è magia, il motivo per cui Neuralink funziona è perché registra e decodifica i segnali elettrici dal cervello”. La startup di Musk spera di iniziare la sperimentazione con gli esseri umani nei prossimi mesi. Science Corp mira allo stesso obiettivo.

I primi dispositivi sul mercato dovrebbero aiutare le persone con disturbi neurologici. Musk ha affermato che la tecnologia che connette un computer al cervello umano potrebbe in definitiva essere utilizzata per curare tutto, dalla cecità alla depressione, fornendo allo stesso tempo un percorso per gli esseri umani per competere con forme avanzate di intelligenza artificiale.

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