La Via Lattea la conosciamo tutti è la galassia all’interno della quale è presente il nostro pianeta, la Terra, essa in base ai più recenti studi è una galassia spirale di tipo barrata, ovvero una galassia il cui nucleo centrale è attraversato da una barra centrale da cui si dipartono i bracci spirale che seguono un andamento logaritmico.
La galassia sostanzialmente presenta dei bracci, 4 principali e due secondari, che seguono l’andamento di una spirale logaritmica, l’inclinazione è di circa 12 gradi e presenta anche un centro galattico ammassato responsabile della forte emissione energetica che si pensa possa contenere un oggetto di enorme massa, un buco nero che la comunità ha chiamato Sagittarius A.
Trovandosi la Terra all’interno di questa galassia ottenere delle immagini di insieme della stessa è sempre stato molto difficile, cosa che però espone i nostri occhi a individuare ancora molte sorprese al suo interno, un po’ come quella trovata dalla NASA.
La NASA sfruttando le immagini registrate dal telescopio spaziale Spitzer ed incrociandole con i dati rilasciati dalla missione Gaia dell’ESA, è riuscita a notare un’anomali nei bracci a spirale della Via Lattea, ovvero la presenza di un braccio rotto.
I risultati di questa ricerca, portata avanti in collaborazione con il Caltech è stato pubblicato sul Astronomy & Astrophysics e sottolinea come una parte della struttura del braccio del Sagittario, invece di presentare la solita inclinazione di 12 gradi ne presenti una di addirittura 60 gradi, una vera e propria frattura.
In realtà la sorpresa per quanto tale era anche abbastanza prevista, infatti non è la prima volta che si vedono tali strutture alterate nelle galassie spirali, e la Via Lattea in quanto tale era molto probabile ne presentasse una, teoria confermata ora dalla rilevazione effettuata.