L’obbligo vaccinale diventa una possibilità più concreta dopo che anche il Comitato Nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita (CNBBSV) si è espresso positivamente in tal senso.
L’ente in questione rappresenta un organismo di supporto per il Governo, soprattutto nell’azione del Presidente del Consiglio, e negli scorsi giorni ha pubblicato un parere in cui caldeggia l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione antiCovid. Ad essere interessate sarebbero tutte quelle persone che svolgono funzioni pubbliche o lavorano a continuo e stretto contatto con altri soggetti (nonché con il pubblico stesso).
Che peso ha il parere di questo Comitato nella scelta finale? Il Comitato bioetico non ha potere decisionale, come d’altronde non lo ha ad esempio il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) che pure in questi mesi di pandemia ha indirizzato l’azione dei Governi che si sono susseguiti nella gestione dell’emergenza.
Solitamente viene consultato in materia di farmacologia, biosicurezza
e bioterrorismo, editing genetico e OGM (organismi geneticamente modificati), nonché in merito a questioni riguardanti la banca dati nazionale del DNA.Al momento l’obbligatorietà, nel nostro Paese, è in vigore esclusivamente per il personale sanitario. Le ragioni sono molteplici (dalla sicurezza a questioni di natura deontologica ed etica) e i ricorsi presentati contro questo provvedimento sono stati tutti respinti. Nei prossimi mesi, però, potrebbe essere estesa ad altre categorie di lavoratori, come appunto chi è continuamente a contatto con il pubblico. Si pensi ad insegnanti o docenti universitari, ai quali al momento è solo richiesto di presentare per legge il Green Pass pena l’impossibilità di svolgere le proprie funzioni e la sospensione dopo 5 giorni di lavoro senza presentare la certificazione.
Il dibattito circa l’obbligo per altri soggetti è ancora aperto, ma è importante sottolineare che l’introduzione eventuale dell’obbligo vaccinale in Italia risulterebbe pienamente costituzionale.