Non è vero, non sta accadendo nulla che non ci aspettavamo. Sono tornate delle nuove rimodulazioni (eravamo quasi in pensiero) che riguardano i principali operatori telefonici in Italia, come per esempio Vodafone. Ovviamente non sono obbligatorie, si può sempre cambiare. Ecco tutti i dettagli.
La compagnia Vodafone ha seguito gli altri operatori, impegnati nella modifica della maggior parte delle loro tariffe. E così ha da poco annunciato rimodulazioni che entreranno in vigore il prossimo 26 ottobre 2021 per alcuni già clienti di rete fissa. Nello specifico, sono previsti aumenti delle spese mensili fino a 1,99 euro.
Se fate parte della fetta di popolazione “fortunata” sottoposta alle nuove rimodulazioni, Vodafone vi avrà già fatto recapitare una comunicazione in fattura della modifica unilaterale (giovedì 26 agosto 2021).
Dalla stessa data, inoltre, per l’invio della fattura non fiscale in modalità cartacea è previsto un aumento pari a 0,61 euro delle spese di spedizione.“Vogliamo continuare ad investire sulle rete e rispondere al meglio alle nuove esigenze di traffico. L’aumento dei costi di spedizione ha invece l’obiettivo di impegnarci maggiormente a ridurre l’impatto ambientale” ha spiegato il provider con una nota ufficiale.
Ad ogni modo, ai sensi dell’art. 70 comma 4 del Decreto legislativo, tutti coloro che non vogliono accettare le modifiche possono recedere dal contratto o passare ad altro operatore – mantenendo il numero fisso – senza né penali né costi di disattivazione. È necessario però fare richiesta fino all’ultimo giorno di validità delle precedenti condizioni, specificando poi come causale del recesso “Modifica delle condizioni contrattuali“.