La Rbi sta studiando in particolar modo i vari aspetti della possibile valuta digitale, tra cui la sua sicurezza, l’impatto sul settore finanziario del Paese e la modalità in cui andrebbe a influenzare la politica monetaria e la valuta in circolazione.
Inoltre, starebbe anche esplorando la scelta tra avere un registro centralizzato appositamente per la valuta digitale o la tecnologia di registro distribuito, ossia un database digitale che permetterebbe a più partecipanti di fare l’accesso, condividere e registrazione più transazioni in contemporanea. Invece, un registro centralizzato sta a significare che il database è di proprietà e gestito da una singola entità, che in questo caso specifico sarebbe proprio la banca centrale.