Terribile fine per gli ecobonus. Sold out per le auto elettriche e incentivi per le inquinanti. Una situazione davvero incredibile che sembra essere in netto contrasto con la volontà dell’Unione Europea. Sappiamo bene infatti che sono molti i Paesi membri pronti allo stop di diesel e benzina entro il 2035. Cosa sta succedendo invece in Italia? Scopriamo insieme questo paradosso denunciato da Legambiente.
Ecobonus: grave denuncia di Legambiente
Fa riflettere quanto ha denunciato Legambiente proprio in merito ai recenti ecobonus stanziati dall’Italia per l’acquisto sia di auto elettriche che diesel e benzina meno inquinanti.
“È una vergogna non sappiamo spendere i soldi per la transizione ecologica nei trasporti, convinciamo le famiglie a comprare auto che tra una decina d’anni dovranno essere rottamate perché troppo inquinanti, come sta accadendo ora con i diesel euro4: nel 2008 erano incentivati, oggi non possono circolare nelle città inquinate. Speriamo che il governo trovi il modo di metterci subito una pezza: tolga soldi ai diesel per l’elettrico“.
Incredibile che al 25 agosto gli ecobonus per le auto ibride ed elettriche si erano già esauriti. Non solo, ma l’Italia è stato l’unico Paese ad aver incentivato all’acquisto di veicoli a motore termico inquinante. Infatti, quelli destinati alle termiche Euro 6 sono gli unici ancora fruibili.
Dure anche le dichiarazioni di Andrea Poggio, responsabile di mobilità sostenibile e stili di vita presso la segreteria nazionale Legambiente. In un articolo su Vai Elettrico, proprio in merito agli ecobonus, ha scritto:
“Da qualche giorno siamo l’unico paese europeo a incentivare l’acquisto di nuove auto benzina e diesel e non più le auto elettriche. Sino a pochi giorni fa eravamo l’unico a distribuire bonus ad auto a combustione sino a 135 grammi di CO2 di emissioni inquinanti, mentre l’obiettivo indicato dall’Europa, come media di mercato, era non superare i 95 grammi. Da qualche giorno, per chi vuole l’elettrico, gli incentivi sono finiti, come ci informa il sito dedicato del Ministero Sviluppo Economico“.