Internet potrebbe essere paralizzato per settimane nel caso in cui la Terra venga colpita da una grande tempesta solare. Questo a causa delle vulnerabilità dell’enorme rete mondiale di cavi di comunicazione sottomarini presenti su tutto il globo.
L’avvertimento è dell’informatico Sangeetha Abdu Jyothi dell’Università della California, Irvine, che ha valutato come lo spazio possa influenzare l’infrastruttura di Internet.
Le fluttuazioni elettromagnetiche causate da intense tempeste solari non possono danneggiare direttamente i cavi in fibra ottica (che costituiscono la spina dorsale di Internet).
Tuttavia, hanno il potenziale per eliminare i ripetitori di segnale disseminati lungo i cavi sottomarini necessari per mantenere le connessioni su grandi distanze.
E non solo i cavi sottomarini sono più vulnerabili rispetto a quelli terrestri, ma sono anche, data la loro inaccessibilità, più difficili da riparare.
Secondo gli astrofisici, la probabilità che una tempesta solare sia in grado di causare disagi catastrofici si verifichi nei prossimi dieci anni è compresa tra l’1,6 e il 12%.
Oltre a potenziali interruzioni dell’accesso a Internet, tali eventi potrebbero anche indurre blackout diffusi sovraccaricando le reti elettriche e disattivando i sistemi GPS.
Parte del problema nel valutare il loro probabile effetto è che non abbiamo avuto una tempesta considerevole da quando è stato sviluppato Internet.
In effetti, ci sono solo tre esempi nella storia recente a cui possiamo attingere per capire.
Il cosiddetto “Evento di Carrington” (vedi sotto) del 1859 causò gravi disagi ai sistemi telegrafici, gli aghi della bussola erano impazziti e si videro anche aurore all’equatore in Colombia.
Tempeste minori hanno colpito nel 1921 e nel 1989, l’ultima delle quali ha in particolare messo fuori uso la rete elettrica gestita da Hydro-Québec, causando un blackout di nove ore nel nord-est del Canada.
Il sole attraversa anche cicli periodici di maggiore e minore attività. Quello attuale, soprannominato “ciclo solare 25“, raggiungerà il picco nel 2025, ma dovrebbe essere relativamente calmo rispetto ad alcuni dei suoi predecessori.
Una delle forme più potenti di tempesta solare è un’espulsione di massa coronale, un evento in cui il sole espelle nello spazio una nuvola di particelle ionizzate e fluttuazioni elettromagnetiche.
Quando un’espulsione di massa coronale raggiunge la Terra, può causare interruzioni nel campo magnetico del nostro pianeta, che a sua volta può indurre correnti potenzialmente dannose nei cavi, nei dispositivi elettronici e nella rete elettrica.