Collezionare monete rare diventa sempre più popolare e di tendenza con il passare degli anni. Il merito va dato specialmente all’aiuto apportato da internet, grazie ai siti di compravendita che rendono la pratica molto più facile e veloce.
Possiamo dire che le monete rare seguono la regola base del mercato: alla scarsità di offerta equivale una grande domanda e questo genera un aumento di prezzo che in alcuni casi può anche essere da capogiro.
Ma da cosa dipende la rarità di una moneta? Sicuramente dal fatto che le lire non sono più in circolazione dal 2002, e questo ne fa automaticamente un oggetto da collezione. Ma alcune monete acquistano ancora più valore grazie ai loro dettagli.
Di fatto una moneta prodotta in quantità limitata o ancor di più con degli errori di stampa. Infatti il valore delle lire non è determinato dal costo dei materiali, ma dal valore che la collettività gli attribuisce, il cosiddetto valore nominale.
La 50 lire Vulcano del 1954, quella che presenta la scritta “prova”, ad esempio, può avere un valore che va dai 330 euro ai 1.500 euro in base alla condizione della moneta stessa.
Per la stessa moneta, del 1955 però, il valore è nettamente più basso e si aggira intorno ai 185 euro. Un valore nettamente inferiore dovuto alla grande distribuzione pari a circa 70.000.000 di pezzi.
La 50 lire incudine è quella che invece potrebbe farvi guadagnare una fortuna. Infatti questa moneta del 1974, fu battuta all’asta il 27 settembre del 2000 per 48.000.000 di lire, che ad oggi equivarrebbero a circa 25.000 euro.
Come già detto grazie ad internet è diventato molto facile informarsi sul valore delle monete, acquistarle e venderle, specialmente su grandi piattaforme come Subito.it o Ebay. Se dunque avete intenzione di venderne qualcuna trovata nei vecchi portamonete, controllate bene il valore effettivo delle vostre monete rare!