In questo momento storico, uno dei temi più importanti è quello della riforma fiscale. Il nuovo Governo Draghi si trova sicuramente in una posizione decisamente difficile e dovrà obbligatoriamente lavorare nei prossimi mesi per riuscire a risolvere il tutto. Stiamo comunque parlando di una situazione molto importante e che il Premier spera di risolvere nel breve periodo, riuscendo anche nell’impresa di abbassare le tasse. Nonostante ciò, ci sono alcuni partiti politici che non sono dello stesso avviso.
Ogni tanto c’è qualche altro personaggio che torna a parlare della patrimoniale in una maniera non molto gradita ai cittadini. Infatti, su La Repubblica, i due economisti Tito Boeri e Roberto Perotti pensano seriamente che sia possibile ridurre il peso delle tasse sulla classe media limitando la pressione sul lavoro.
Patrimoniale: l’azzardo di introdurre una nuova tassa
In più, per Boeri e Perotti pare che sia tutto molto chiaro. Pensando che per andare a ridurre il carico fiscale sulla classe media sia importante andare ad aumentare le tasse. Nel caso in cui il governo dovesse procedere in questa direzione, non lo farà certamente gratis. Dunque, le nuove imposte saranno senz’altro di tipo patrimoniale e si andrà a colpire i redditi da capitale e le tasse di successione.
Sempre i due hanno spiegato che allo stato attuale questa posizione non ha una maggioranza politica e che è rimasta intatta nel corso degli anni, anche se ci sono stati tantissimi cambiamenti in tal senso. È comunque una posizione che è stata ripetuta varie volte nel corso del tempo.
Comunque, introdurre una nuova patrimoniale non sempre può essere una buona mossa, in special modo per il periodo in cui ci troviamo attualmente. Anche Draghi sintetizzò la sua posizione nei mesi passati, andando a dire esplicitamente che “non è tempo di prendere soldi, bensì di darli”.