Ci sono alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutare tutti i contribuenti onesti ad evitare il fisco. Conscendo l’importanza dell’utilizzo del contante nel riciclaggio, è opportuno procedere con il pagamento mediante dei mezzi tracciabili. Usare le carte di credito o bonifici contribuisce a rendere le operazioni più chiare all’Agenzia delle Entrate, la quale non farà altri controlli. Inoltre, il riferimento non riguarda solamente per importi superiori ai 1.000 euro per cui sarà vietato il pagamento in contanti dal 1° gennaio ma anche di somme minori.
Il Fisco farà i suoi primi controlli sulla dichiarazione dei redditi e sulle spese che il contribuente va a sostenere. Nel momento in cui l’ente dovesse rilevare delle incongruenze tra reddito dichiarato e spese sostenute, ci potrebbero essere altre verifiche. Per questo, è necessario dichiarare tutti i redditi in entrate per andare a dimostrare che ci sono le disponibilità necessarie per affrontare tutte le spese del caso. Se così non dovesse essere, il fisco potrebbe continuare con degli accertamenti.
Il contribuente dovrà prestare attenzione all’importo dei prelievi, il quale non dovrà essere né troppo alto né troppo basso. Inoltre, anche la tempistica è importanti, soprattutto se i due prelievi avvengono in periodi di tempo molto distanti. Il dubbio sarà sempre quello di possibili entrate in nero.
Per quanto riguarda l’erogazione o la richiesta di un prestito ad amici o parenti, è importante certificare in forma cartacea il contratto stipulato. Un atto scritto e datato è la prova migliore nel momento in cui sarà necessario giustificare uno spostamento. In più, è importante che la causale sia precisa, essendo che il motivo del prestito è fondamentale ai fini del controllo.