Come si suol dire, Nayib Bukele sembra aver fatto i conti senza l’oste. Gli antichi saggi avevano ragione allora, ma hanno ragione anche oggi. Ciò, nonostante la modernizzazione e l’ingresso di nuove tecnologie e monete digitali nella vita delle persone. Certe cose non cambiano, come la saggezza popolare. Infatti, a pochi giorni dal debutto di Bitcoin in El Salvador, la crypto non viene accolta per niente bene. Scopriamo tutti i dettagli di questa rivolta popolare.
Grande soddisfazione e orgoglio aveva manifestato Nayib Bukele, presidente di El Salvador, quando il parlamento salvadoregno aveva approvato Bitcoin come moneta di corso legale. Tuttavia, come vi avevamo detto qui su Tecnoandroid, il tutto sembrava abbastanza spinto, quasi a voler imporre le idee del giovane leader.
Al contrario, fino a qualche giorno fa, tutto sembrava pronto ad accogliere Bitcoin nel Paese. Invece, a qualche giorno dal debutto della crypto
, il 7 settembre, il “popolo” non sta accogliendo bene la moneta digitale.“No al lavado de Dinero Corrupto” è la frase che si sente gridare a ripetizione per le strade di El Salvador. La “gente comune” dice “no al riciclaggio di denaro sporco“. Un’accusa davvero importante contro Bitcoin e, soprattutto, contro la decisione del parlamento. Ricordiamo, secondo i dati del The Guardian, che il 70% dei cittadini salvadoregni non ha un conto corrente in banca.
Che ci sia qualcosa di losco dietro la scelta di dare corso legale ai Bitcoin? Oppure si tratta solo dell’ennesimo timore popolare nei confronti di ciò che è nuovo e sconosciuto? Ancora non si hanno notizie in merito. Certo è che la popolazione salvadoregna vede la crypto come “moneta dei ricchi“.
Attendiamo i nuovi sviluppi cercando di capire meglio cosa si nasconde dietro la paura della gente nei confronti di Bitcoin. Nel frattempo sembra che Bukele non voglia retrocedere dalle sue posizioni nemmeno di fronte a questo malcontento e anche se “tutta la popolazione è contro Bitcoin“.