Con il 5G a farsi strada in un’epoca che ha visto il proliferare di non pochi conflitti mette angoscia il fatto di dover fare potenzialmente i conti con una tempesta geomagnetica valutata durante la conferenza sulla comunicazione dei dati Sigcomm 2021. I ricercatori hanno avanzato l’ipotesi di una conflittualità terrestre con la gestione dei segnali di rete con prospettive quanto meno preoccupanti nel campo della comunicazione terrestre a distanza.
Stando a quanto appreso i cavi sottomarini che fungono da dorsale per la rete Internet globale potrebbero essere negativamente influenzati da una sorta di nuvola magnetica. Quest’ultima, se correttamente direzionata, potrebbe causare seri danni ai sistemi di comunicazione Internet con un diffuso shutdown delle reti a livello mondiale per un tempo abbastanza lungo. In periodo di automatizzazione estrema ciò potrebbe configurarsi in una situazione davvero insostenibile.
Il dottor Abdu Jyothi, autore della ricerca, ha fatto sapere che l’infrastruttura Internet risulta essere comunque a basso rischio anche in caso eventi avversi di generose proporzioni. Diverso, invece, il caso dei cavi Internet in fibra ottica sottomarini che per mezzo dell’influsso delle correnti indotte dal campo geomagnetico potrebbero non rispondere più correttamente entrando in confusione. Ricordiamo, a dovere di cronaca, che gli ultimi eventi similari hanno avuto luogo nel 1859, 1921 e 1989, epoche in cui la rete Internet era ancora un lontano miraggio.