Il canone RAI ha creato molte discussioni pubbliche nella scena italiana, prima ancora che l’onere fosse inserito all’interno delle fatture delle bollette della luce.
Per chi non lo sapesse, il canone RAI è una tassa di possesso, che deve essere pagata da chiunque possieda un apparecchio televisivo o radiofonico che possa, quindi, trasmettere i canali RAI.
Il pagamento è annuale ed è valido per l’intero nucleo familiare e dal 2016 è stato inserito obbligatoriamente nel pagamento della bolletta della luce.
Ciò significa che lo Stato sa che questo canale puo’ essere visto sia dalla TV o trasmesso tramite radio o il pc, visto che è possibile vedere i canali rai e ascoltare la radio rai anche dal computer. Fin quando sara’ cosi’, ci sarà la “presunzione di possesso” e quindi verrà attuato il pagamento in fattura.
Pertanto, il canone rai verrà pagato in bolletta sia dai residenti in Italia che da coloro che si trovano all’estero, purché abbiano una casa in Italia con all’interno un televisore, radio o un computer .
L’importo dovuto è di 90 euro l’anno, ma questi non verranno pagati in un’unica soluzione in bolletta.
Il pagamento del canone
spetta a chiunque disponga di uno o più dispositivi in grado di ricevere programmi televisivi in chiaro, questo grazie alla Legge RDL21/02/1938 n.246 che obbliga al pagamento del canone televisivo.Nel febbraio 2021 pero’, il Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Comunicazioni ha diffuso l’elenco degli apparecchi soggetti a pagamento, e quelli che invece sono esclusi dalla normativa.
Ma vediamoli meglio insieme:
Gli apparecchi non prettamente idonei alla ricezione, ma adattabili alla ricezione della radiodiffusione, sono invece:
Infine, ci sono i dispositivi adatti alla ricezione delle trasmissioni: