Cambia lo scenario della riscossione fiscale per oltre 60 milioni di cartelle esattoriali congelate con lo stato di emergenza a marzo 2020. Da una parte, coloro che sono in debito con il Fisco non saranno certo contenti. Dall’altra però, per quei contribuenti che hanno sempre versato puntualmente le tasse, anche a costo di rimetterci, si tratta di un atto dovuto e corretto. Scopriamo insieme cosa succederà da qui a dicembre 2021 per i debitori.
Pacchia finita per chi non è in regola con l’Erario e, grazie all’emergenza Covid-19, aveva visto congelare le cartelle esattoriali prossime all’arrivo. Infatti, da marzo 2020 molti atti furono bloccati all’invio per non gravare su una situazione economica già appesantita dai lock down.
Tuttavia, queste cartelle esattoriali non potevano rimanere lì ferme in eterno. Tutti sapevano che il cambio programma, prima o poi, sarebbe arrivato. Ed eccolo qua il nuovo scenario fiscale che ora sta mettendo paura a molti.
In pratica, dai primi giorni di settembre l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha ripreso le sue piene attività legate alle cartelle esattoriali sedate per il Covid. Si tratta di tutti quegli atti che sarebbero stati notificati nell’anno 2020
e che riguardavano i mesi precedenti a marzo 2020.Questo si aggiunge a un maxi condono avviato lo scorso agosto dove tutte le cartelle esattoriali dal 2000 al 2010 e con importo inferiore a 5mila euro sono state cancellate. Ovviamente questo provvedimento aveva anche una clausola di reddito che, per il richiedente, doveva essere inferiore a 30.000 euro nell’anno di imposta 2019.
Cosa devono aspettarsi i contribuenti in questi mesi? La risposta a questa domanda arriva dal presidente dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Infatti, in occasione di un’intervista de Il Sole 24 Ore aveva dichiarato:
“1 milione di cartelle esattoriali mensili spalmante nel periodo temporale tra settembre e dicembre 2021“.
Davvero una brutta storia. Avevamo ragione ad aver soprannominato questa situazione uno tsunami. L’incubo delle cartelle esattoriali travolgerà tutti, nessuno escluso, tranne coloro che sono in regola. Per ora non c’è nessuna soluzione se non attendere la notifica degli atti a opera del postino. La speranza è che, come dichiarato da Ruffini, si possano spalmare gli importi con rateizzazioni umane in favore di chi davvero è in difficoltà.