Una delle più grandi sfide della nostra epoca è senza alcun dubbio la questione energetica, la Terra ha bisogno di energia, in quantità e a buon mercato, solo che il pianeta non è più in grado di sostenere delle emissioni serra così massive a causa del surriscaldamento cui stiamo andando incontro.
Gli ingegneri di tutto il pianeta si stanno dunque adoperando in cerca di una soluzione, rilevata da molti nella fusione nucleare, un processo nucleare che porta alla fusione di nuclei leggeri come Deuterio e Trizio in un nucleo più pesante di Elio con una leggera perdita di massa che si trasforma però in energia, è la reazione che avviene sul sole.
La peculiarità sta nel fatto che questa reazione porterebbe a reattori autoalimentanti, ovvero che producono più energia di quanta ne consumano per restare in funzione.
Il reattore sperimentale stellarator Wendelstein 7-X (W7-X) sito a Greifswald, Germania, ha raggiunto un altro piccolo record che ci avvicina sempre più al traguardo, esso ha infatti toccato una temperatura di esercizio pari a 30 milioni di Kelvin, un valore mostruoso, pari al doppio della temperatura nel nucleo del Sole.
A raggiungere questo piccolo successo ci hanno pensato i ricercatori del Princeton Plasma Physics Laboratory (PPPL) e del Max Planck Institute for Plasma Physics, i quali sono riusciti a stabilizzare e confinare il plasma mediante delle bobine superconduttrici posizionate grazie ad un apposita intelligenza artificiale.
Questo risultato mostra come il nuovo prototipo abbia finalmente risolto il problema di perdita di calore che si verificava prima, ciò gli ha consentito di produrre energia per oltre 30 minuti ininterrottamente.