Secondo il ministero francese della transizione ecologica, fino alla seconda settimana di agosto, un litro di diesel costava 1,43 euro, mentre la benzina costava 1,59 euro. I prezzi erano addirittura scesi a 1,16 euro per il diesel e 1,23 euro per la benzina a maggio 2020, essendo che il Covid aveva condizionato tutti i mercati.
Le Parisien Olivier Gantois, presidente dell’Union française des industry pétrolières (Unione francese delle industrie petrolifere), ha dichiarato: “Stiamo semplicemente tornando ai prezzi registrati poco prima della pandemia. Dal momento che i prezzi del carburante sono costituiti per il 60% da tasse, è la parte non fiscale, e quindi i mercati internazionali, che stanno influenzando le variazioni”.
Ma nonostante la situazione verrà tenuta sotto d’occhio dai principali enti, dal momento che il costo della vita è stato una delle principali lamentele durante il lockdown, i prezzi del carburante non hanno raggiunto i livelli visti negli ultimi anni
. La situazione, però, potrebbe ritornare come prima. I prezzi infatti hanno raggiunto 1,53 euro per il diesel e 1,57 euro per la benzina a ottobre 2018, giusto un mese prima dell’inizio delle proteste da parte dei Gilet gialli, i quali hanno contestato fortemente i costi della guida.Alberto Balboni, economista dell’istituto di ricerca privato Xerfi, ha affermato che i prezzi del carburante dell’AFP dovrebbero iniziare a stabilizzarsi sui 70 dollari al barile: “verso la fine dell’anno o anche oltre, perché a quel prezzo, pochi produttori vorranno sacrificare parte della loro produzione per spingere ulteriormente i prezzi, il che rischierebbe di scoraggiare la domanda”.