Qualche giorno fa gli allarmi antincendio sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) hanno destato alcuni sospetti. L’equipaggio a bordo ha riferito di aver intercettato del fumo e odore di bruciato.
Dopo alcuni giorni di controlli e trambusto, al momento pare che l’equipaggio sia al sicuro e tutto sia tornato alla normalità. È solo uno dei tanti problemi riscontrati sull’ISS. Questo “laboratorio sospeso” con il passare del tempo sta riscontrando sempre più malfunzionamenti, probabilmente avvicinandosi sempre più al suo ultimo giorno in attività. I funzionari hanno dichiarato che sono state trovate alcune crepe nella struttura della stazione spaziale e che questo sta causando svariati problemi.
L’agenzia spaziale russa Roscosmos spiega che l’incidente con il sistema antincendio ha coinvolto il modulo Zvezda di costruzione russa durante il cambio delle batterie. Secondo Roscosmos, l’equipaggio ha attivato i filtri per depurare l’aria poco dopo l’allarme ed è tornato al consueto “riposo notturno” una volta che la qualità dell’aria è tornata alla normalità. L’equipaggio tornerà ai propri impegni quotidiani come se nulla fosse mai accaduto.
ISS: incidente con il sistema antincendio sulla Stazione Spaziale Internazionale
La stazione spaziale è attualmente gestita dagli astronauti della NASA Mark Vande Hei, Shane Kimbrough e Megan McArthur. Inoltre, Oleg Novitsky e Pyotr Dubrov dei Roscosmos russi. L’astronauta della Japan Aerospace Exploration Agency Akihiko Hoshide e l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea Thomas Pesquet. Ieri Novitsky e Dubrov hanno portato a termine una passeggiata nello spazio di sei ore per continuare a sfruttare quanto più possibile le risorse dell’ISS, prima che sia troppo tardi.
Poco dopo l’attracco, il laboratorio ha mandato brevemente fuori posizione l’avamposto orbitale accendendo accidentalmente i suoi motori, un incidente che i funzionari spaziali russi hanno attribuito a un guasto del software. Tuttavia, questo guasto, come tutti gli altri, sembra solo uno dei tanti e probabilmente ce ne saranno ancora molti.