WhatsApp si presenta sempre al grande pubblico come la piattaforma di riferimento nel campo della messaggistica istantanea, nonostante negli ultimi mesi la chat ha subito sempre di più la concorrenza di agguerriti rivali come Telegram o Signal. Paradossalmente, la crescita di queste ultime due piattaforma è dovuta ad una dinamica interna alla stessa WhatsApp.
A partire dall’inizio del 2021, WhatsApp ha imposto ai suoi utenti europei una serie di nuove direttive per la privacy. Attraverso queste direttive, gli sviluppatori hanno regolamentato il legame che unisce la piattaforma di messaggistica con Facebook.
I tecnici di WhatsApp si riservano ora la possibilità di condividere le informazioni riservate degli dei singoli utenti con il social network. I dati del pubblico, che saranno comunque criptati rispetto ad altri servizi, saranno utili per elaborare un riassestamento delle pubblicità
sulla stessa Facebook.Rispetto ad inizio anno, quindi, per gli utenti vi è una novità non indifferente. Se sino allo scorso mese di Dicembre, ogni singola persona poteva scegliere in totale autonomia se condividere o meno i suoi dati via WhatsApp con Facebook, l’obbligo di consenso difatti cambia le cose.
Gli utenti che non hanno accettato le nuove condizioni della piattaforma di messaggistica, a partire dallo scorso 15 Maggio non possono più operare sull’app, né inviando né ricevendo comunicazioni dai contatti della rubrica. In assenza del supporto di WhatsApp, molti utenti traditi dalla piattaforma di messaggistica hanno ora scelto di riversarsi in massa su altri servizi speculati come Telegram o Signal.