Stanno continuando a crescere col tempo i prezzi dei carburanti. Tutto questo anche a causa dell’aumento del prezzo del petrolio, mediante il quale si stima un’altra stangata per tutti gli automobilisti italiani. Infatti, solo per quanto concerne il carburante, potrebbero essere spesi fino a 308 euro in più a famiglia, con un ammontare complessivo di 8 miliardi di euro. Il Brent che oscilla sui 72 dollari al barile rende il rifornimento molto più costoso rispetto ad un anno fa nel primo lockdown. Infatti, oggi la benzina costa 1,655 euro al litro e il gasolio è arrivato a 1,504 euro al litro.
In base a ciò che hanno rivelato Assoutenti e Codacons, attualmente un litro di benzina costa 18,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre per quanto concerne il gasolio si paga il 17,4% in più. Dunque, facendo i calcoli, un pieno di benzina costa 13 euro in più rispetto all’anno scorso, mentre 11,1 euro in più per il gasolio. Un aumento del genere non si registrava in Italia da ottobre 2018.
Aumenti benzina e diesel: ecco come e quanto grava sulle famiglie italiane
Come detto prima, rispetto all’anno scorso una famiglia media paga 308 euro annui in più di carburante. All’anno, quindi, si vanno a spendere in tutta Italia circa 8 miliardi di euro in totale a causa dei rialzi dei listini. Inoltre, ci sono anche da considerare gli effetti indiretti che questi rialzi provocano alle tasche degli italiani. Infatti, con l’aumento dei carburanti ci sono anche rincari concernenti tariffe di luce e gas, aumento di prezzi al dettaglio e anche l’industria va incontro a dei costi di produzione ben più alti.
Inoltre, c’è anche da considerare che sui carburanti pesano molto anche le speculazioni, l’IVA e accise. I prezzi di benzina e diesel al netto delle tesse è più basso in Italia di 3,5 centesimi: su ogni litro di benzina acquistato nel nostro Paese, 1,016 euro vanno via in tasse a causa di IVA e accise, che gravano per il 63,6% sulla benzina e per il 60,4% sul gasolio.