L’Europa sta affrontando un deficit dopo che la Russia, il più grande fornitore, ha iniziato a tagliare le forniture di benzina e gas naturale.
I prezzi del carburante in Europa potrebbero continuare a salire, e questo momento capita proprio mentre il continente si prepara ad affrontare la stagione invernale.
I prezzi del aumenteranno in generale del 36% nei prossimi mesi, e il carburante continuera’ a rimanere su cifre a rialzo per il resto dell’anno. Nel frattempo, l’emisfero settentrionale sta per entrare nell’inverno.
Un clima più freddo del previsto potrebbe aumentare i requisiti per il riscaldamento, gonfiando i prezzi. Anche i prezzi nel Regno Unito sono cresciuti del 560 per cento all’anno, raggiungendo 277 sterline per megawatt l’8 settembre.
Questa situazione e’ dovuta sopratutto dalle le scorte per il carburante che arrivano dagli Stati Uniti, il più grande produttore. In questo momento, sono ai minimi storici.
Lunedì, Bank of America ha affermato che i prezzi del greggio, un bene strettamente legato al gas, potrebbero aumentare durante l’ultimo trimestre dell’anno, sulla scia di un freddo inverno.
I prezzi del petrolio potrebbero raggiungere i 100 dollari al barile entro la metà del prossimo anno se l’inverno nell’emisfero settentrionale si rivelasse più freddo del solito, ha affermato il prestatore.
La domanda globale di petrolio potrebbe aumentare da 1 milione a 2 milioni di barili al giorno. In questo scenario, il deficit del mercato petrolifero quest’inverno potrebbe facilmente superare i 2 milioni di barili al giorno e il nostro obiettivo di 100 dollari al barile per la metà del prossimo anno potrebbe essere anticipato di sei mesi”, ha affermato la Bank of America in un rapporto lunedì.
Le analisi di mercato sul greggio prevedono un prezzo di vendita che si aggira intorno i 75 dollari al barile entro la fine dell’anno, ma sempre se i mercati non saranno influenzati da altri fattori esterni.