Se ne è parlato tanto ultimamente e le persone hanno nutrito anche molti dubbi in merito. Stiamo parlando della terza dose, la quale molto probabilmente abbraccerà gran parte della popolazione mondiale, soprattutto coloro che hanno gravi problemi di salute o patologie di un certo tipo. Chiaramente ci saranno delle categorie che beneficeranno prima del richiamo del vaccino, in modo da essere messi in sicurezza totale.
In Italia la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid è partita da Rieti, dove l’ASL di appartenenza ha somministrato il vaccino a 40 soggetti definiti vulnerabili. Ad essere interessati dall’inoculazione della terza dose sono stati i trapiantati di organo solido che avevano completato già nei mesi scorsi il primo ciclo vaccinale.
“Le persone sono state contattate direttamente per la somministrazione del vaccino in terza dose presso l’hub vaccinale “ex Bosi” di Rieti.”. Questa la nota dell’ASL.
Ora la campagna è destinata ad ampliarsi in tutta Italia e a quanto pare una delle prime regioni a seguire Rieti sarà l’intera Lombardia. La somministrazione comincerà ad avvenire proprio dal 20 settembre prossimo e sarà indirizzata ai malati oncologici e pluripatologici. L’obiettivo è proteggere quindi al meglio tutte le persone più deboli.
“Dal 20 o 21 settembre saremo pronti a iniziare questa terza fase, rispettando le indicazioni che ci vengono da Roma di somministrare prima i fragili e ai pluripatologici. Se poi sarà necessario estenderlo a tutta la popolazione, siamo pronti”. Questo è l’annuncio di martedì da parte del presidente Fontana.