Attualmente, il Canone Rai ordinario viene ancora pagato con addebito nella fattura dell’utenza elettrica. Dal 2016 infatti vale ancora la presunzione secondo cui chi ha un’utenza elettrica presidenziale è anche in possesso di un televisore. Fortunatamente, però, è possibile sottrarsi da questa presunzione andando a presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di non detenzione di nessun apparecchio TV. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.
Canone Rai: il presupposto di chi ha un’utenza elettrica
Come ben sappiamo, il Canone Rai va a rappresentare una tassa vera e propria per tutti gli italiani ed è dovuta per chi ha una TV. Per capire in che modo viene applicata questa tassa è necessario riprendere in considerazione la definizione di “apparecchio televisivo“:
“un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente – in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari – oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno (Nota del 20 aprile 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico).”
Il Canone, quindi, è dovuto annualmente in base a tutti gli apparecchi televisivi che ha una famiglia, indipendentemente dal numero di abitazioni in cui sono presenti le TV. Dunque, se una famiglia nella stessa abitazione ed ha più televisioni, il canone Rai si paga una sola volta all’anno. Stessa cosa se la suddetta ha più TV in più abitazioni.
Cosa accade però se la TV non c’è ma questa famiglia ha solo il computer a disposizione? Deve comunque pagarlo il canone? La risposta si può trovare in una FAQ presente sul sito della RAI dedicato all’abbonamento, la quale dice che il Canone non è dovuto per il possesso di: “apparecchi atti o adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV.”
Quindi, da questo possiamo capire che chi possiede un computer non dovrà pagare il Canone Rai.