Il CEO di Instagram – Adam Mosseri – ritiene che i social media siano simili alle auto, affermando che il loro valore complessivo supera i danni che apportano. Teoria sicuramente discutibile.
“Sappiamo che muoiono più persone di quante ne morirebbero in assenza di incidenti stradali, ma nel complesso le auto apportano molto più valore nel mondo di quanto ne distruggono”, spiega Mosseri. “Penso che per i social media sia la stessa cosa”. Il conduttore del podcast in cui Mosseri ha rilasciato questi dichiarazioni, Peter Kafka, ha chiesto se l’app di proprietà di Facebook dovrebbe essere maggiormente regolamentata per evitare che danneggi gli utenti.
“Assolutamente no. Davvero non sono d’accordo con il confronto con droghe o sigarette, che hanno svantaggi come i social ma vantaggi più limitati”, ha replicato Mosseri. “Tutto ciò che viene utilizzato su larga scala ha esiti positivi e negativi. Le auto hanno esiti positivi e negativi. Anche i social”. Mosseri ritiene che “la regolamentazione possa causare più problemi”. Poi prosegue: “Penso che l’azienda sia abbastanza grande. Dobbiamo evolverci sempre più”.
Instagram: il CEO dell’azienda ritiene che i social facciano più bene che male, come le auto
I commenti del CEO sono stati criticati dall’ex dirigente di Facebook, Brian Boland, che ha rivelato in precedenza informazioni sul funzionamento interno della società. “Ci sono anche regolamenti da rispettare. Per le auto esiste la National Highway Traffic Safety Administration. Forse Mosseri dovrebbe leggere Unsafe At Any Speed?”, ha twittato. La diatriba nasce come conseguenza di alcune storie pubblicate dal Wall Street Journal, le quali mostrano in che modo soprattutto le ragazze vengono costantemente bombardate da messaggi negativi su Instagram.
In un post sul Wall Street Journal, Instagram dichiara: “I social media non sono intrinsecamente buoni o cattivi per le persone. Molti li trovano utili un giorno e problematici il giorno dopo. Ciò che conta di più è come le persone usano i social media e il loro stato d’animo quando li usano. Secondo il CEO del noto social: “Problemi come il confronto perenne con la vita degli altri e l’ansia esistono nel mondo, quindi esisteranno anche sui social media”. Per alcuni, questa non è nient’altro che la verità, per altri sono solo giustificazioni.